News n. 21 del 19 dicembre 2016 Newsletter di patriaindipendente.it periodico online dell’ANPI nazionale www.patriaindipendente.it

 IN QUESTO NUMERO
LA COPERTINA

CASA CERVI, MAGGIO 1954
Italo Calvino
In occasione dell’anniversario della fucilazione dei fratelli Cervi, un emozionante articolo del 1954 su di un incontro fra i genitori delle Medaglie d’Oro martiri del nazifascismo e le Medaglie d’Oro sopravvissute
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/viva-le-medaglie-doro-gridarono-i-bimbi-dei-cervi/
L’EDITORIALE
Perché ha vinto l’astuzia della Costituzione
Gianfranco Pagliarulo
Referendum: straordinario esito di partecipazione e travolgente prevalenza del No. Conseguito l’obiettivo dell’ANPI: impedire lo stravolgimento della Carta
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/idee/editoriali/perche-la-sconfitta-del-si-a-domanda-nessuna-risposta/

IN PRIMO PIANO
SERVIZI –  Ecco la Corte costituzionale
Valerio Strinati
Come e quando è nata, cos’è e come funziona, da chi è composta. La fotografia di una presenza essenziale, anche se discreta, nella vita istituzionale del nostro Paese
Leggi a  http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/ecco-la-corte-costituzionale/

PENTAGRAMMA –  “Fate largo, che passa la Brigata Garibaldi…”
Chiara Ferrari
La storia e le varie interpretazioni di una delle più famose canzoni partigiane: “La Brigata Garibaldi”, nata, secondo alcuni, in Emilia Romagna sui monti presso Castagneto di Ramisèto (Reggio Emilia)
Leggi a  http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/fate-largo-che-passa-la-brigata-garibaldi/

SERVIZI
Qui UE: nessuna cavalletta in vista Emanuele Dolce
Clamorosamente smentite le previsioni finanziarie apocalittiche in caso di vittoria del No. Il vero rischio per il futuro: il colossale debito pubblico con un deficit servito solo a finanziare inutili regalie elettorali
Leggi a  http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/qui-ue-nessuna-cavalletta-in-vista/

Sud, Calabria e vittoria del No Mario Vallone
Non poteva attecchire la demagogia elettoralistica in una regione come la Calabria dove 16 persone su cento vivono in “una condizione di grave deprivazione materiale”
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/sud-calabria-e-vittoria-del-no/

Dopo referendum: “Piena attuazione della Costituzione”
Redazionale
Documento del Comitato Nazionale: “L’ANPI farà la sua parte, rimanendo fedele alla sua ferma e imprescindibile autonomia”
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/dopo-referendum-piena-attuazione-della-costituzione/

Una mozione per la vergogna dell’armadio
Natalia Marino
Approvata a stragrande maggioranza a Montecitorio il 6 dicembre, con l’ANPI in prima fila, per dare dignità, onore e giustizia ai 25mila morti delle stragi nazifasciste. La mozione presentata da Andrea De Maria, già sindaco di Marzabotto, e sottoscritta da oltre 80 deputati. La vicenda iniziata con l’insabbiamento di 695 fascicoli dell’“Armadio della vergogna”
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/una-mozione-per-la-vergogna-dellarmadio/

INTERVISTE – Cefalonia: il più grande massacro
Natalia Marino
Claudio Toninel, Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui: “Cefalonia e Corfù furono teatro di un gravissimo crimine di guerra compiuto dalla Wermacht contro l’esercito regolare italiano”. Il primo e straordinario atto di Resistenza
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/interviste/cefalonia-il-piu-grande-massacro/

INTERVISTE – Perché sì alla mozione sulle stragi
Natalia Marino
Intervista a Marta Grande, deputata del M5S. I partigiani: hanno contribuito realmente alla liberazione dell’Italia, hanno conquistato la democrazia con enormi sacrifici, tra inaudite brutalità. Chi altri può essere considerato un eroe?
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/interviste/perche-si-alla-mozione-sulle-stragi/

INCHIESTE –  La galassia nera su Facebook
Gruppo di lavoro PATRIA su neofascismo e web
Fascismo ed estrema destra: una mappa. I primi risultati di uno studio sulla diffusione dell’estremismo “virtuale” e “reale”. 2700 pagine sul social network
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/inchieste/la-galassia-nera-su-facebook/

28 dicembre, tanti anni dopo Paola Varesi
Dal sacrificio dei sette fratelli Cervi, assieme a quello di Quarto Camurri, fucilati dalla appena costituita GNR (Guardia Nazionale Repubblicana), l’immagine e il mito della Resistenza italiana
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/28-dicembre-tanti-anni-dopo/

FIR, i resistenti internazionali Filippo Giuffrida
La storia di una federazione, unica organizzazione antifascista ufficialmente accreditata dall’Unione Europea. Nata nel 1951, ha celebrato a Praga a novembre di quest’anno il suo XXVII Congresso
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/fir-i-resistenti-internazionali/

Pensare la Resistenza Gabriele Ranzato
Un ricordo di Claudio Pavone e una riflessione sulla sua eredità. Il riconoscimento di una dimensione personalmente antieroica della Resistenza che implicitamente valorizzava la scelta di coloro che invece avevano preso le armi
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/pensare-la-resistenza/

L’antifascismo? È modernissimo Redazionale
Di Battista: “Nel 2016 parlare di fascismo e antifascismo è come parlare di guelfi e ghibellini”. Ma com’è nata la Costituzione a cui lui si appella? E non vede quello che avviene in Europa e in Italia?
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/lantifascismo-e-modernissimo/

TERZA PAGINA
ELZEVIRO –  Natale partigiano Renzo Baccino
Un racconto tratto dal 2° volume di “Quando si combatteva per la libertà…”, un libro per ragazzi edito dall’ANPI alla fine degli anni 70
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/elzeviri/natale-partigiano/

CAMMIN CAPENDO – L’augurio: buona ripartenza e sogni in cammino Andrea Liparoto
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/cammin-capendo/laugurio-buona-ripartenza-e-sogni-in-cammino/

INTERVISTE / LIBRARSI – Resistenza, giustizia negata e vendetta Irene Barichello
Parla lo scrittore Stefano Valenti, autore di “Rosso nella notte bianca”, storia di un Ulisse tornato a mettere ordine nelle cose
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/librarsi/resistenza-giustizia-negata-vendetta/

LIBRARSI – Gattorosso e i partigiani viareggini
Massimiliano Da Prato
“La notte in cui le stelle splendono. Una storia partigiana” di Andrea Genovali, 2015, pagine 180, euro 15, edizioni Del Bucchia
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/librarsi/gattorosso-e-i-partigiani-viareggini/

RED CARPETE nessuno mai lo trovò Gemma Bigi
La misteriosa scomparsa di Ettore Majorana. “Nessuno mi troverà”, un docufilm di Egidio Eronico, con Francesco Guerra, Nadia Robotti, Ettore Majorana jr., Etienne Klein, Wolfgang Fabio Shultze. Italia, 2015
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/red-carpet/e-nessuno-mai-lo-trovo/

RED CARPETNegazione e abnegazione Serena D’Arbela
“La Verità negata”, di Mick Jackson. Con Rachel Weisz, Tom Wilkinson, Timothy Spall, Andrew Scott, Jack Lowden. USA, Gran Bretagna, 2016
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/red-carpet/negazione-e-abnegazione/

FORME – Il fascino discreto della Belle époque
Francesca Gentili
Torino: una grande retrospettiva dedicata a Henri Toulouse-Lautrec, un viaggio nell’universo bohémienne di fine secolo, fra stampe, litografie, manifesti, disegni e libri illustrati
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/forme/il-fascino-discreto-della-belle-epoque/

LIBRARSI – Anina, o l’orgoglio delle origini Antonella De Biasi
Anina Ciuciu, “Sono rom e ne sono fiera. Dalle baracche romane alla Sorbona”. Edizioni Alegre (2016, pp. 205): uno straordinario racconto di vita contro i pregiudizi
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/librarsi/anina-o-lorgoglio-delle-origini/

ULTIME DA PATRIA
SERVIZI – Un’amaca molto scivolosa Redazionale
Michele Serra attacca l’ANPI dalla sua rubrica; a risposta, Serra replica con difficoltà e con nuove bizzarre critiche
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/unamaca-molto-scivolosa/

SERVIZI – Mosul: la guerra per l’Iraq che verrà
Marco Di Donato
Le forze in campo nel grande puzzle: l’ISIS, le forze curde, l’esercito turco, gli Stati Uniti
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/mosul-la-guerra-per-liraq-che-verra/

SERVIZI – Chatsun: il massacro a lungo ignorato
Luigi Marino
La località russa ove avvenne il 25 ottobre 1941 una delle più atroci stragi naziste: fucilate sul posto 318 persone innocenti, tra cui 60 bambini. Durante l’occupazione tra il 1941 e il 1943 uccisi, bruciati e torturati a morte 75.274 cittadini
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/chatsun-il-massacro-a-lungo-ignorato/

SERVIZI – La memoria attiva di Giulia Spizzichino
Redazionale
Scomparsa a 90 anni. Sfugge alla retata del Ghetto, ma gran parte dei suoi parenti sono sterminati. Scova Erich Priebke, che vive tranquillo in Argentina, e lo fa estradare. “Devo raccontare ciò che è stato, non può cadere tutto nell’oblio”
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/la-memoria-attiva-di-giulia-spizzichino/

SERVIZI – Anarchici fra infiltrati e spioni a fine 800
Davide Gobbo
Spie e confidenti infiltrati nel movimento anarchico e al servizio di questori, consoli e prefetti nei primi decenni post unitari. La complessa rete spionistica costruita intorno a Carlo Monticelli, leader del movimento anarchico veneto. Gli arresti del 1881: le spie migliori sono quelle inconsapevoli. Polizia internazionale, confino, Casellario politico centrale: le origini dell’OVRA nell’età liberale
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/anarchici-fra-infiltrati-e-spioni-a-fine-800/

CRONACHE –  Forconi da operetta ed inviti eversivi
Redazionale
Il mezzo sequestro di persona da parte dei “Forconi” nei confronti dell’ex parlamentare Osvaldo Napoli. La loro inquietante pagina Facebook in cui si fa appello alle Forze armate
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/cronache-antifasciste/forconi-da-operetta-ed-inviti-eversivi/

Saremo sempre ‘noi donne’! da: ndnoidonne

Vediamo che effetto produrrà dire che NOIDONNE chiude per aprire. Perché si tratta di riflettere sul mondo che cambia…

Giancarla Codrignani

Vediamo che effetto produrrà dire che NOIDONNE chiude per aprire. Perché si tratta di riflettere sul mondo che cambia. Le giovani non riescono a riviverlo come era 72 anni fa: le loro mamme non erano ancora nate e la distanza fra tre se non quattro generazioni non recupererà mai il vissuto degli altri. Ma anche le vecchie partigiane del ’44 che ancora ci seguono anagraficamente sono bisnonne, però, pur continuando ad accusare i governi e le artrosi, si sono adattate all’epoca delle merci, colgono i benefici della chirurgia tecnologica e dei cellulari. Se potessimo far incontrare le ragazze con le avventure della resistenza capirebbero e condividerebbero i rischi di pedalare in montagna con un mitra nascosto nella sporta delle verdure, ma non ce le farebbero a superare lo sgomento di trovarsi in una Rimini del 1945, devastata da quasi 400 bombardamenti, in mezzo a precarietà e obbligo di faticare, in mezzo alle contadine di Romagna vestite di lunghe gonne nere con il foulard sul capo: un villaggio marocchino tenuto in piedi da donne che avevano combattuto contro l’occupazione.
Per questo noi del giornale non abbiamo mai smesso di parlarne, di fare memoria, non per esaltare lo sforzo eroico di tutto quello che è stato fatto per uscire dalla miseria materiale e morale sperimentata durante il fascismo, ma per fare di quel valore la piattaforma di lancio verso il futuro. Proprio perché donne – in particolare perché “Noi Donne” – registriamo qualche amarezza perché proprio i sacrifici e il lavoro assiduo dedicato a tutte le pratiche, a tutte le cure materiali, intellettuali e politiche che le donne hanno dedicato alla società in tutti i tempi e le crisi della storia non hanno impresso l’immagine femminile ai poteri e a cambiarne le gerarchie.
Trump è una metafora: Trump, l’esecrabile che potrebbe aver usato strumentalmente il linguaggio volgare del peggior populismo per vincere, è il potente al quale nessuna di noi perdonerà il disprezzo di cui ci ha investite. Ma sappiamo anche che, se avesse vinto Clinton, gli Usa non avrebbero finalmente avuto “una” Presidente perché, pur donna da noi auspicata, ha sempre fatto parte di quelle donne che vogliono essere “come un uomo”. Una situazione che in settant’anni abbiamo visto spesso ripetersi nelle cariche che ormai occupiamo, senza poterne condizionare le regole ed eliminare i pregiudizi.

Come giornale non abbiamo mai alimentato illusioni e certo oggi le crisi economiche e culturali che ci invadono non facilitano le speranze. Ma proprio per questo dobbiamo volere che la “piattaforma verso il futuro” funzioni davvero.
Le nuove tecnologie non sono più bambine; anzi, anche se non siamo particolarmente abili, incominciamo a intravedere, oltre i limiti delle “fogne” di social calunniosi e violenti e del “comunicare senza relazione” tra esseri umani, orizzonti di nuova e possibile cultura globalizzata dietro un mondo che non può produrre solo merci e denaro virtuale: mentre i bisogni umani crescono e le persone hanno bisogno di tutto, deve venire un futuro non egoistico e non di guerre, in cui il benessere umano sia la finalità di ogni politica.
NOIDONNE ha seminato tutte le sementi possibili tratte dal granaio del femminismo e la carta è stata un gran bel veicolo: anche se piaceva a tutti, la manutenzione dell’impresa costa e, soprattutto in questo periodo, bisogna far quadrare i conti. I boss che detengono le borse ti regalano complimenti, ma non intendono farsi carico di un interesse sociale che ingenuamente reputiamo democratico e comune alla società tutta intera.
Dunque lasciamo la carta: è bella ma non ce la possiamo più permettere. Le amiche che non si sono mai arrese al pc, ascoltato il nostro richiamo al futuro, vorremmo che imparassero che per trovare Noi Donne sul web non sono necessarie capacità superiori: buttatevi, l’occasione vale la pena. Quindi anch’io ringrazio chi ha diretto, amministrato e lavorato in totale dedizione e generosità, ma non mi preoccupo, perché nessuna di noi pensiona idee ed energie: cambia solo il mezzo. Oggi molto dell’informazione corre su rete e il virtuale consente di evidenziare e conservare gli articoli di maggior interesse, di interagire con altre lettrici e di collaborare con la redazione.
Il rischio è di naufragare nella folla dei periodici in rete che si incrociano navigando; ma anche le edicole sono piene di testate e di richiami. Se saremo brave – e se le nostre grandissime amiche che hanno sempre tenuto Noi Donne sulle loro braccia manterranno la generosità – cambierà poco: l’occhio che si abituerà a leggere sul desk, i ditini che faranno scorrere le parole, la memoria che deve diventare curiosa.
Quello che conta è che resti immutata l’amicizia tra “noi donne”, insieme con la “cura” di noi stesse. Quello che accade nel mondo può essere indirizzato al bene o al suo contrario, ma per noi donne è sicuro che, se non saremo ben attrezzate di idee e di grinta per difenderle, la già manifesta manovra di passare sopra i nostri corpo e i nostri diritti può in breve riportarci alla domesticità funzionale a conservare un sistema in crisi. Come direbbe Delfina della nostra bellissima agenda “i nostri ideali e i nostri sogni mica finiscono in spam”…

Un’impresa di donne da: ndnoidonne

Mi è difficile fare un editoriale in questo numero “speciale” di NOIDONNE senza mettere dentro a quello che scrivo molto di me stessa…

Costanza Fanelli

Mi è difficile fare un editoriale in questo numero “speciale” di NOIDONNE senza mettere dentro a quello che scrivo molto di me stessa, non solo come attuale presidente della Cooperativa Libera Stampa impegnata intensamente in questa impresa straordinaria e difficile ma come donna che ha vissuto in diretta tanti passaggi importanti di questa testata.
La libertà che caratterizza la storia di questo giornale mi consente tale privilegio. E allora lasciando a ricostruzioni dettagliate che si potrebbero e potranno fare sui tanti capitoli che hanno caratterizzato la vita di NOIDONNE come giornale e come impresa al femminile nella metà del secolo scorso, scelgo di concentrare l’attenzione di chi legge questo numero sul significato, il lavoro e i risultati del periodo che va dal 2000 ai giorni nostri. Il primo grande risultato è che si è assicurato alle donne e al mondo dell’informazione altri 16 anni di presenza giornalistica, culturale e politica in una fase di grandi cambiamenti generali e per le donne. E questo non è avvenuto per caso, né con facilità.
Dopo la chiusura nel 1999 di Noi Donne a causa di una forte crisi di carattere finanziario della cooperativa e in presenza di una situazione debitoria molto grave sembrava ineluttabile la definitiva chiusura della testata. Ma così non è stato. Grazie a uno scatto di vero coraggio di alcune, all’emergere di tante energie positive e generose, al ricorso di tanto lavoro volontario e al sostegno di tante amiche e lettrici, si sono riannodati lentamente i fili di una nuova o meglio rinnovata storia, quella del ventunesimo secolo. Si è ricominciato da fogli poveri, non cessando mai di essere un riferimento libero per le donne e, grazie a sacrifici personali, a tanta creatività e convinzione anche sul piano del reperimento di risorse, si è riusciti a poco poco non solo a ripianare i debiti pregressi ma a rimettere i bilanci a posto e quindi, sempre con grande prudenza di gestione, a ricreare le condizioni per fare uscire nuovamente un mensile a colori, ricco di articoli, rubriche, apporti giornalistici e culturali. La carrellata delle copertine di questi anni parla da sola e scandisce la capacità di stare comunque, anche con risorse scarse, nelle cose e nella società.

In linea con i tempi NOIDONNE è divenuto anche on line, con un sito attivissimo e una presenza in crescita sui canali social. Ma su questo incredibile lavoro, che ha trovato un riscontro vero nella tenuta e nello sviluppo degli abbonamenti, si è inserita negli ultimi cinque anni quella che è oggi una delle principali cause – ma non l’unica – della nuova situazione di criticità dell’impresa: il taglio continuo e progressivo dei contributi pubblici all’editoria, che ha eroso via via anche ogni margine di risparmio prodotto in questi anni, in un bilancio peraltro già ridotto alle sole spese incomprimibili. Malgrado questo si è resistito ancora, ricorrendo anche alla cassa integrazione e sperando in una inversione di tendenza che purtroppo non è avvenuta. Anche l’importante riforma dell’editoria approvata di recente dal Parlamento – dopo un’azione forte di pressione cui abbiamo attivamente contribuito – con la creazione di un fondo specifico per il pluralismo dell’informazione arriva quando i tempi sono scaduti per molte testate piccole e medie come la nostra.
La decisione di sospendere l’edizione cartacea di NOIDONNE è figlia dello stesso senso di responsabilità, che ha spinto 16 anni fà a tentare in tutti i modi una strada per riprendere un cammino, per garantire comunque la continuità di una storia importante, ma con una attenzione particolarmente vigile alle sostenibilità economiche. Anche perché stiamo parlando di una cooperativa composta liberamente da donne che apportano lavoro, volontariato, passione ma non hanno capitali. La Cooperativa Libera Stampa, ha una storia lunga che andrebbe raccontata di più nel mondo imprenditoriale, con i suoi meriti ma anche suoi errori o limiti, come altre imprese del resto. Va ricordato che è stata la prima libera cooperativa nel mondo dell’informazione, una scelta lungimirante fatta da tante donne, in primo luogo dell’Udi, che alla fine degli anni ‘60 hanno pensato ad un modo autonomo e innovatore di fare informazione. Tra le protagoniste di questa sfida anche manageriale non si può non citare Marisa Ombra.
La Cooperativa Libera Stampa ha partecipato poi con convinzione a tutte le battaglie nel nostro paese per una libera informazione, concorrendo ad affermare il principio della necessità di un sostegno pubblico alle testate autogestite, parlando non solo come operatrici e professioniste dell’informazione ma anche a nome di tante lettrici a cui NOIDONNE ha sempre guardato come parte della propria impresa. Noi Donne ha certamente vissuto negli anni ‘80-‘90 una fase che oggi possiamo leggere come “privilegiata” per le condizioni politiche e di mercato rispetto alle quali – e io lo posso dire in libertà avendola vissuta – non sempre ha colto al momento giusto il senso dei cambiamenti e dei nuovi limiti economici e politici.
Da anni il mondo dell’informazione sta attraversando profondi cambiamenti, in peggio e in meglio. E NOIDONNE ha deciso di prenderne atto, con senso di realtà e di verità, senza vittimismi, continuando a contare su chi ha creduto nel ruolo speciale di questa testata. Ma anche con la curiosità del nuovo da affrontare. Il nuovo è soprattutto la dimensione multimediale, è la rapidità dei movimenti di informazione, è la difficoltà a riconoscere i confini tra dimensione nazionale e internazionale. Ma per noi anche l’urgenza e la testardaggine di collocare in questo quadro sempre e comunque l’occhio e la testa delle donne come soggetti liberi.
L’invito a tutte le nostre lettrici e amiche è di aprire un confronto su tutto questo, di seguirci nelle nuove imprese, di sostenerci con quello che ciascuna può, come abbiamo fatto in questi anni.

Costanza Fanelli, Presidente della Cooperativa Libera Stampa