DOCUMENTO APPROVATO IL 29 MAGGIO 2009 DALL’ASSEMBLEA DEI SOCI DELL’ANPI DI CATANIA

DOCUMENTO APPROVATO IL 29 MAGGIO 2009 DALL’ASSEMBLEA DEI SOCI DELL’ANPI DI CATANIA

 

L’Assemblea dei soci dell’ANPI di Catania rivolge il proprio deferente omaggio ai cittadini catanesi e della provincia che sono caduti nel corso della Lotta di Liberazione e ricorda che Catania e la sua Provincia hanno dato un grosso contributo alla Resistenza. In particolar modo, si ricorda il sacrificio delle tre giovanissime donne partigiane catanesi Eugenia Corsaro, Graziella Giuffrida e Salvatrice Benincasa, queste ultime due uccise dai naziste a Genova e a Monza per il trionfo dei valori di libertà e di pace.

Bisogna rivendicare i valori dell’antifascismo come unica cultura civile del Paese. È a questi valori che dobbiamo ispirarci, se vogliamo impedire che nella società si ripresentino e si diffondano quei pericolosi cascami di cultura fascista che ritroviamo nelle esasperate polemiche, nelle chiusure e nel linguaggio delle componenti e dei personaggi più reazionari dello schieramento di centro-destra, che escludono il dialogo e la tolleranza. I valori dell’antifascismo devono diventare un punto di riferimento quale grande movimento fondatore della democrazia nel nostro Paese. Occorre precisare che quando si fronteggiano due modi contrastanti di agire e di collocarsi di fronte ai problemi del Paese, l’ANPI ha il dovere di indicare a tutti quali sono le questioni irrinunciabili che segnano lo spartiacque tra un programma conforme allo spirito ed alla lettera della Costituzione ed un programma che si propone un rovesciamento dell’ordinamento costituzionale.

I giovani vogliono ed hanno bisogno di sentirsi impegnati e protagonisti nel mondo che avanza in modo travolgente ma, tuttavia, sono critici verso il sistema politico, dal quale si allontanano anche se continuano ad essere presenti sui temi della solidarietà, nelle associazioni del volontariato e nei movimenti ambientalisti ed ecologisti. Se è giusto che la Resistenza, le forze democratiche, i sindacati e le organizzazioni sociali e civili si battano per il cambiamento della direzione politica del Paese, come condizione per l’affermazione delle loro idealità e dei loro sogni di giustizia e di sicurezza sociale, allora deve essere chiaro a tutti che oggi l’unico vero irrinunciabile obiettivo è la rimozione democratica della compagine che sciaguratamente ci governa. È in tale spirito che l’ANPI,   con i suoi oltre 100.00 iscritti nel 2007, si rivolge agli antifascisti, a tutti coloro che si battono per la pace, contro le nuove ingiustizie, per la libertà e la dignità dell’uomo, per una Italia fedele ai principi costituzionali ed ai valori di libertà, di giustizia e civile convivenza, per sollecitare una loro concreta e fattiva collaborazione e per la valorizzazione del ruolo delle donne.

Si corre di fatto il gravissimo rischio che nel nostro Paese, attraversato da tempo da strumentali campagne di attacco contro i diritti umani, in avversione alla solidarietà e all’accoglienza, alimentando pericolosissime spirali di razzismo e di odio, vengono resi operativi i contenuti del cosiddetto “pacchetto sicurezza” che determinerebbero una reale e concreta rottura della cultura democratica, con persecuzioni nei riguardi di centinaia di migliaia di persone che sarebbero legalmente considerati rei solo per avere sperato e cercato migliori condizioni di vita, di libertà, sfuggendo alla guerra, alla fame  e alla disperazione. Tutto questo deve necessariamente essere evitato. La difesa dei più deboli deve diventare terreno di lotta primario della nostra Associazione. In ossequio all’uguaglianza, alla giustizia, in rispetto ai martiri della Resistenza.

L’ANPI di Catania, in particolare, intende valorizzare il modello della partecipazione attiva e  propositiva dei cittadini, la legalità, l’estensione dei diritti sociali, civili, la difesa dei beni comuni, la Pace.

In un’area territoriale (quella catanese) fortemente pervasa da: organiche dinamiche mafiose e di diffusa criminalità; di illecito e penalizzante speculativo connubio affaristico-politico che ha devastato la città e la sua area provinciale sul piano della gestione economica e della qualità della vita dei cittadini; di retaggi clientelari sempre più perversi e  strutturali;  di ampi e diffusi degradi e disuguaglianze;  la ricerca del buon governo locale, la diffusione della legalità e della trasparenza, rappresentano elementi fondamentali di riscatto sociale, di sviluppo civile ed occupazionale, con pieno riconoscimento dei diritti, della dignità, e di certezza del dovere degli amministratori della cosa pubblica. Sono questi elementi pieni fondanti e prioritari della pratica della democrazia reale in ossequio ai principi e ai valori complessivi che caratterizzarono la Lotta di Liberazione per la costruzione della nuova Italia.

L’ ANPI di Catania ritiene fondamentale sviluppare tutte le occasioni di riflessione e di rivendicazione  rivolte a valorizzare la diffusione e la pratica della memoria, dell’antifascismo, di difesa intransigente della Costituzione;  il ruolo propositivo delle donne; l’abbattimento delle discriminazioni messe in opera nei riguardi dei cittadini più deboli, con particolare attenzione ai migranti. Condanna qualsiasi manifestazione pubblica che si richiami al fascismo e ai suoi protagonisti e chiede che vengano punite dalle Autorità competenti nel rispetto delle leggi vigenti.

L’ANPI di Catania prende atto con soddisfazione di avere registrato nel 2009 una crescita in termini di iscritti e di attività culturale e politica effettuata. Si impegna a potenziare tale attività: 1) Valorizzando le risorse disponibili e quelle future che condividano i valori dell’Associazione, anche con la costituzione di gruppi di lavoro tematici ed il conferimento di incarichi; 2) Incentivando la costituzione di nuclei  di soci in provincia finalizzati alla eventuale riapertura di sedi; 3) Valorizzando lo scambio delle idee con l’ausilio di strumenti informatici, in primo luogo l’apertura di un sito Internet; 4) Aumentare il numero degli iscritti in città ed in provincia in ottemperanza allo spirito del Documento del Comitato Nazionale.

L’ANPI, altresì, prende atto con eguale soddisfazione che in Sicilia si registra una costante riapertura di sedi dell’ANPI e ritiene momento fondamentale per un maggiore diffusione dei valori della Resistenza la costituzione di un Comitato Regionale. L’Assemblea dei soci, pertanto, delibera che la sua costituzione divenga  a termini di Statuto obbligatoria e non più facoltativa. Dà mandato, inoltre, al Comitato provinciale di attivarsi per convocare una riunione delle sedi siciliane per costituire un nostro Comitato Regionale.