Comunicato Stampa de presidente Carlo Smuraglia: L’ANPI non ha cacciato, non caccia e non caccerà nessuno che dissenta dalla linea approvata in materia referendaria (favorevole al NO).

Il documento del Comitato Nazionale del 24 maggio u.s. dice chiaramente che il dissenso è libero, che nessuno sarà punito per il fatto di avere un’opinione diversa da quella espressa dall’Associazione; peraltro si raccomanda vivamente di non compiere atti palesemente contrari alla linea. Una raccomandazione, dunque, che dovrebbe essere intesa sulla base della correttezza e della ragionevolezza. Tant’è che la campagna referendaria è in corso da mesi e nulla è accaduto da nessuna parte.

 

A prescindere dalle concrete modalità con cui si è svolta la vicenda “Puppato” (forse si farebbe bene a cercare un chiarimento con gli organismi competenti, anziché sollevare subito un caso sulla stampa), sta di fatto che un parlamentare è pacificamente libero di fare campagna per il SÌ, anche se iscritto all’ANPI. Deve solo evitare di esibirlo ed agire e fare la sua propaganda come parlamentare e come – eventualmente – membro del PD.

 

Non credo sia chiedere troppo; e per risolvere ogni problema dovrebbe bastare il senso di appartenenza e di fratellanza che unisce tutti gli aderenti alla nostra Associazione. In ogni caso, finiamola una buona volta con questa storia dei cacciati, esclusi, espulsi, ecc, che semplicemente non esiste se non a livello di provocazione.

 

L’ANPI sta rigorosamente aderendo al documento del 24 maggio, che qui si riporta nel punto essenziale più volte richiamato: “Abbiamo sempre affermato che la nostra è un’Associazione pluralista, per cui è normale anche avere opinioni diverse. Altra cosa, però, sono i comportamenti. Ovviamente, non sarà “punito” nessuno per aver disobbedito, ma è lecito chiedere, pretendere, comportamenti che non danneggino l’ANPI e che cerchino di conciliare il dovere di rispettare le decisioni, con la libertà di opinione”.

 

Carlo Smuraglia

Presidente Nazionale ANPI

 

Milano, 11 novembre 2016

“Il Governo occupa la Rai e impegna i Sindaci per il Sì al referendum. E’ legittimo tutto questo?”: dichiarazione di Carlo Smuraglia – Presidente Nazionale ANPI da: ufficiostampa@ANPI.IT

Siamo in fase di vacanze, ma non ci sfugge e non può sfuggire a nessuno la gravità di alcune cose che stanno accadendo, in vista del referendum sulla riforma del Senato.Si è compiuta, in questi giorni, la “occupazione” della RAI da parte del Governo, già avviata con la nomina di un Amministratore delegato dotato di amplissimi poteri, ed ora con la più evidente e chiara delle tante conseguenze dell’impostazione della riforma della televisione pubblica.Sono stati cambiati quasi tutti i direttori dei telegiornali. Colpisce soprattutto la sostituzione di Bianca Berlinguer, al Tg3 (che neppure Berlusconi aveva osato toccare, rispettando almeno un minimo di pluralismo), per di più con un personaggio che ha dimostrato le sue simpatie politiche (non è lui che si dimise da una carica in RAI per protesta contro la giusta reazione  di Giannini ad un attacco piuttosto pesante del Presidente del Consiglio?).Insomma, si vuole preparare il terreno per un tipo di informazione sui temi del referendum, che corrisponda ancora di più a quanto è già avvenuto nel primo periodo della raccolta delle firme (abbiamo già dimenticato il rapporto documentato tra le 17 ore dedicate al “SI” e il minuto dedicato al “NO”?).Ma non basta. Leggiamo su tutta la stampa che un Ministro ha lanciato la “campagna d’estate”, impegnando i Sindaci perché si attivino nella campagna per il SI. Ci diranno che non lo ha fatto come Ministro, ma come persona; ma come si fa a distinguere, anche se ciò fosse, visto che tutti i giornali parlano dell’iniziativa del “Ministro” in questione per contattare e sollecitare i Sindaci? E’ legittimo e politicamente corretto, tutto questo? Non dovrebbe il Governo (e non dovrebbero i Ministri) restare neutrale nella campagna referendaria? E’ vero che è lo stesso Governo che ha “creato” queste riforme e si è impegnato a fondo per farle passare, con tutti i mezzi, in Parlamento; ma la decenza imporrebbe che almeno nella campagna referendaria lasciasse decidere liberamente i cittadini, garantendo una corretta informazione, anziché cercare di influenzarli, direttamente o indirettamente, per il “SI”.Ma i tempi sono quelli che sono; tutto questo lo abbiamo visto (e pour cause) sotto il sole di agosto, ma temo che dobbiamo aspettarci ben altro per l’ormai imminente autunno. Per parte nostra reagiremo sempre a questi tentativi di impedire la formazione di orientamenti liberi e informati; ma confidiamo che a garantire la libertà e l’indipendenza di giudizio dei cittadini intervengano anche quegli organi dello Stato cui spetta il compito, appunto, di tutelare i diritti di tutti. Carlo Smuraglia – Presidente Nazionale ANPI  (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Milano, 5 agosto 2016   Ufficio stampa ANPI Nazionale(Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Via degli Scipioni, 27100192 RomaTel. +39 06 3211309Tel. +39 06 3212345Mob. +39 3200361804Fax +39 06 3218495ufficiostampa@anpi.it              www.anpi.it        www.anpi.it/facebook              www.anpi.it/twitter                www.patriaindipendente.it

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Comunicato stampa: presidente Smuraglia auguri al Presidente della Repubblica

Signor Presidente, siamo lietissimi che sia stato eletto un Presidente così rappresentativo dei valori fondamentali in cui fermamente crediamo. Le auguriamo sinceramente buon lavoro, nell’interesse della collettività nazionale e della giustizia sociale. Le assicuriamo che nell’impegno per i diritti, per la Costituzione e per la democrazia, contro la corruzione, contro la criminalità organizzata e contro ogni forma di razzismo, di neofascismo e di violenza, Ella troverà sempre al Suo fianco la nostra Associazione, fedele ai valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana.
Con sinceri rallegramenti e vivissima, rispettosa cordialità,
Prof. Carlo Smuraglia, Presidente Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
http://www.anpi.it/gli-auguri-dellanpi-al-presidente-matta…/

Solidarietà del Comitato nazionale dell’ANPI agli abitanti delle città colpite dalle inondazioni

Il Comitato nazionale dell’ANPI esprime piena solidarietà agli abitanti
delle città colpite nei giorni scorsi da inondazioni che hanno prodotto
disagi e disastri di notevole entità. In particolare Genova, che ha subito
danni e vittime per la seconda volta in tre anni. Allo stesso tempo
auspica, con forza, che le Autorità competenti assumano con decisione e
senso di responsabilità tutte le misure atte a mettere in sicurezza
l’incolumità dei cittadini di fronte a eventi naturali di questa portata.
15 ottobre 2014

La manifestazione Lega-Casa Pound in contrasto con la Costituzione di Carlo Smuraglia, presidente nazionale Anpi

La manifestazione Lega-Casa Pound in contrasto con la Costituzione

Un’onda di razzismo sta per abbattersi sull’Italia, dato che la Lega e Casa Pound hanno promosso una manifestazione a Milano per il giorno 18 ottobre, con propositi oltremodo bellicosi e nello stile del peggior razzismo e della peggiore xenofobia.

Il problema dell’emigrazione è drammatico, per la perdita di vite umane, per la sorte di tante donne e uomini che fuggono da guerre e carestie; un minimo di umanità bisognerebbe impiegarlo, anche se si presentano problemi reali, che il nostro Paese non è in grado di risolvere da solo e per i quali occorrono interventi seri e forti da parte di tutta l’Europa.

Ma una cosa è cercare di contemperare il problema dell’accoglienza e dell’umanità con quello dei costi, che rischiano di diventare insostenibili per un Paese in crisi ed altra – e ben diversa – è quella di solleticare i peggiori egoismi con toni truculenti e gravidi di minacce.

Bisogna dire con forza che questo è razzismo, questa è xenofobia, questa è “cultura” della diseguaglianza e del non rispetto dei diritti umani. E tutto questo (lo dice anche la Corte di Cassazione) richiama anche l’idea di fascismo, perché proprio quella dittatura fu capace di emanare le famigerate leggi razziali e perseguitare tutti coloro che venivano ritenuti “diversi”.

L’Italia non può accettare questo tipo di deriva verso una destra xenofoba e razzista. Le parole con cui alcuni dei promotori hanno illustrato questa iniziativa, suscitano il nostro sdegno e la nostra ripulsa.

Purtroppo, il  mondo contemporaneo presenta un quadro orripilante di guerre di carestie, di persecuzioni, di fame ed ora anche di terrorismo; tutto questo va combattuto con l’impegno di tutti ed in nome della solidarietà e del rispetto dei diritti.

Per questo, quella manifestazione è in contrasto con la nostra Costituzione e con i valori che essa esprime; per questo va trattata per quello che è: la peggiore e più volgare manifestazione di un razzismo odioso.

Carlo Smuraglia, presidente nazionale Anpi

Marzabotto: sconcertante attacco a Smuraglia da: segreteria nazionale Anpi

Marzabotto: sconcertante attacco a Smuraglia

“Il Presidente nazionale dell’ANPI, prof. Carlo Smuraglia, non avrebbe il “necessario profilo istituzionale” per tenere l’orazione ufficiale al 70° anniversario dell’eccidio di Marzabotto“. Questo lo sconcertante giudizio espresso in un articolo apparso sul giornale bolognese “Il resto del Carlino”.

In un comunicato la Segreteria nazionale ANPI spiega: “L’autore dell’articolo non cita la fonte di questa incredibile affermazione, che però nel contesto potrebbe apparire attribuibile al Governo. Sembra non sia così a seguito delle dichiarazioni del ministro Galletti. Resta la gravità del fatto che condanniamo con fermezza: un giornale che pubblica considerazioni offensive e assolutamente gratuite – al punto che non varrebbe neppure la pena di confutarle – sul Presidente nazionale dell’ANPI, e quindi sull’ intera Associazione, erede dei partigiani e di tutti i combattenti per la libertà, dunque di quei valori e principi su cui fonda la Costituzione della Repubblica”.

Analoga la presa di posizione dell’ANPI provinciale di Bologna e di quello di Marzabotto. “Abbiamo letto con viva sorpresa nelle pagine di cronaca del quotidiano “Il Resto del Carlino” di Bologna di oggi una descrizione della manifestazione di domenica prossima 5 ottobre a Marzabotto, in occasione del 70° Anniversario della strage, non corrispondente alla realtà contenuta nel programma ufficiale. Il prof. Carlo Smuraglia, già docente di Diritto del lavoro presso l’Università di Milano, già Senatore della nostra Repubblica, nonché attuale Presidente nazionale dell’ANPI è l’oratore ufficiale della manifestazione. Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti porterà il saluto del Governo”.

Arresto di Nunzio D’Erme e domiciliari a Marco Bucci: comunicato dell’ANPI Provinciale di Roma

Arresto di Nunzio D’Erme e domiciliari a Marco Bucci: comunicato dell’ANPI Provinciale di Roma

L’ANPI di Roma esprime perplessità per l’arresto del nostro iscritto, Nunzio D’Erme e per i domiciliari a Marco Bucci, per fatti risalenti al maggio 2014. Riteniamo inquietante il provvedimento non solo per la sua portata, ma anche perchè non abbiamo notizie di simili misure adottate nei confronti degli appartenenti di Militia Christi, autori di una grave interruzione durante un dibattito istituzionale sul tema della Omofobia nel VII Municipio.

La città di Roma è stanca di manifestazioni squadristiche e provocazioni di stampo fascista, per le quali, come Anpi, abbiamo chiesto a più riprese il totale rispetto delle Leggi della Repubblica Democratica Italiana, Scelba e Mancino.

Augurando ai due antifascisti la pronta libertà, gli siamo vicini ed esprimiamo la nostra sincera solidarietà.

ANPI di Roma e Provincia

27 settembre 2014

Comunicato Stampa. Scritte omofobe e naziste alla Chiesa Valdese: solidarietà dell’Anpi alle comunità valdese e gay.

Scritte omofobe e naziste alla Chiesa Valdese: solidarietà dell’Anpi alle comunità valdese e gay.
La società e le istituzioni tornino a stigmatizzare razzismo e intolleranza.

Ancora una volta, dopo l’episodio di pochi giorni fa al Liceo Giulio Cesare, dobbiamo assistere a episodi di intolleranza nella nostra città ad opera dell’estrema destra. Le scritte omofobe e naziste sulla Chiesa Valdese di Piazza Cavour, a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia, sono una grave offesa non solo alle comunità gay e valdese, alle quali esprimiamo tutta la nostra vicinanza, ma anche a tutti i cittadini. La società e le istituzioni dovrebbe tornare a stigmatizzare con forza tali comportamenti. L’Anpi di Roma denuncia la preoccupante deriva etica e morale nata con la passata giunta capitolina e continuerà il proprio impegno, soprattutto nelle scuole, con iniziative culturali, della memoria e dei diritti civili.
Roma, 15 maggio 2014

ANPI Roma – via S. Francesco di Sales 5 – 00165 ROMA

Il 25 aprile e la fretta di Renzi La presa di posizione dell’Anpi nei confronti della riforma del senato non ha nulla a che fare con la Festa della Liberazione da: europa

Il 25 aprile e la fretta di Renzi

La presa di posizione dell’Anpi nei confronti della riforma del senato non ha nulla a che fare con la Festa della Liberazione

Il 25 aprile e la fretta di Renzi

Egregio direttore, in relazione all’articolo di Mario Lavia (8 aprile 2014, titolo “Davvero un 25 aprile contro Renzi?”), devo rilevare – a prescindere dagli sprezzanti giudizi dell’articolo nei confronti dell’Anpi e dell’evidente insofferenza nei confronti di qualsiasi manifestazione di dissenso e di critica – che l’autore non ha colto nel segno. La presa di posizione dell’Anpi nei confronti della “abolizione” del senato e la promozione di una manifestazione per illustrare ai cittadini i rilievi e le proposte dell’Anpi, non hanno assolutamente nulla a che fare col 25 aprile, che è, e deve restare, festa nazionale della Liberazione.

La vicinanza temporale col 25 aprile della manifestazione che promuoviamo sulle riforme costituzionali è imposta – semplicemente – dalla fretta con cui intende muoversi il presidente del consiglio.

Il ddl costituzionale è già in senato e Renzi lo vuole varare in prima lettura prima del 25 maggio (perché?); dunque, se si vuole fare una manifestazione (e spero che ce ne sia riconosciuto il diritto) non la si può fare quando l’iter del disegno di legge è non solo avviato, ma a buon punto. Se non ci fosse stato l’impegno della nostra organizzazione per un bel 25 aprile, l’avremmo fatta subito. Per correre al passo di Renzi, dobbiamo farla subito dopo, comunque al più presto (ma dopo c’è il primo maggio).

Dunque, nessuna mescolanza e nessuna contraddizione: il 25 aprile sarà dedicato alla Liberazione, alla Resistenza e alla Costituzione che ne è nata. Nell’altra manifestazione si parlerà dei progetti di riforme costituzionali in corso. Tutto qui.

Quanto poi ad associarci a «gruppetti extraparlamentari», viene da sorridere; non siamo un «gruppetto», perché l’Anpi conta 130 mila iscritti; e se siamo «extraparlamentari» è perché non stiamo (giustamente) in parlamento, date le nostre caratteristiche di Associazione libera, indipendente ed apartitica.

Con i più cordiali saluti.

(L’autore della lettera è il presidente nazionale Anpi)

Comunicato stampa : Il Presidente Nazionale dell’ANPI: ” la presenza di Berlusconi al Quirinale inquieta e preoccupa perché suona come pressione anche alla magistratura”

Il Presidente Nazionale dell’ANPI: 

” la presenza di Berlusconi al Quirinale inquieta e preoccupa perché suona come pressione anche alla magistratura”

 

Quando ho sentito che Berlusconi si era recato ancora una volta al Quirinale e si era a lungo intrattenuto col Presidente, non ci volevo credere, tanto una cosa del genere mi sembrava – e mi sembra – lontana dal mio pensiero e, spero dal pensiero di tanti cittadini e dell’intera Associazione che presiedo.

Ci sono detenuti nelle carceri che scontano pene, magari meritate;  cosa devono pensare di un condannato per gravi reati che frequenta liberamente i palazzi del potere, per il quale il Tribunale di sorveglianza non decide da mesi una sorte imposta da una sentenza definitiva e dalla legge?

E cosa può pensare il cittadino comune, incensurato e privo di problemi giudiziari, come me, che ha chiesto da parecchi giorni un incontro ad un Ministro per parlare di un problema importante (e lo ha fatto non a nome suo, ma a nome di una gloriosa  Associazione come quella dei Partigiani di Italia) ed ancora attende una risposta? Nelle istituzioni, c’è tempo per un condannato e non per una importante Associazione?

Né mi interessa l’oggetto del colloquio. La presenza al Quirinale di un personaggio che proprio sui giornali di ieri poneva un’alternativa  (“o ricevo una tutela contro gli attacchi giudiziari o faccio cadere tutto”), ha  di per sé un significato, che va contro ogni concezione civile ed etica della politica e suona come pressione anche sulla Magistratura, che dovrà sciogliere il nodo conclusivo in un’udienza ormai prossima.

Conosciamo i precedenti: un anno fa, quando si entrò in campagna elettorale, furono rinviati i processi di Berlusconi, per consentire un sereno svolgimento della campagna elettorale e la possibilità per l’imputato di parteciparvi. E non fu una cosa bella. Qualcuno sta pensando che l’esperienza possa essere ripetuta?

Noi speriamo di no: se accadrà qualcosa di simile, lo considereremo uno strappo alla giustizia, all’uguaglianza e ad altri valori consacrati nella Costituzione. L’ANPI non farà le barricate, né inscenerà manifestazioni di piazza: ma su tutte le piazze d’Italia, il 25 aprile, nel ricordare i Caduti per la libertà e nel rivolgere a loro un pensiero affettuoso e grato, diremo loro a gran voce e con immensa tristezza:  “questa non è l’Italia che avete sognato e per la quale avete combattuto ed immolato la vostra vita”.

 

Carlo Smuraglia – Presidente Nazionale ANPI

Roma, 3 aprile 2014