News n. 23 del 2 febbraio 2017 Newsletter di patriaindipendente.it

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periodico online dell’ANPI nazionale

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IN QUESTO NUMERO:
LA COPERTINA

FASCISTI QUI ED ORA
Gianfranco Pagliarulo
Un raduno europeo a Genova e tante altre provocazioni. Un fenomeno in crescita. Come conoscerlo e contrastarlo? Ne parla in questo numero Carlo Smuraglia; intervengono Tortorella, Prospero, Marantelli
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L’EDITORIALE
Il pericolo in camicia nera
Carlo Smuraglia
Ci sono ancora i fascisti? Costituiscono un pericolo reale per la democrazia italiana? E che fare per contrastarli adeguatamente? Il Presidente dell’ANPI nazionale apre con questo articolo una riflessione sull’argomento
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IN PRIMO PIANO
SERVIZI –   Articolo 2: diritti della persona e doveri di solidarietà
Lorenza Carlassare
1947, anno della Costituzione: dopo l’intervento sull’art. 1 da parte del professor Alessandro Pace, ecco l’art. 2 letto dalla professoressa Lorenza Carlassare. Continua così su “Patria Indipendente” l’illustrazione dei primi dodici articoli (“Principi fondamentali”) e il raffronto fra il loro contenuto e la realtà attuale del Paese
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INTERVISTE –  Trentin: una questione di famiglia
Irene Barichello
Il 15 febbraio l’inaugurazione della mostra “Una famiglia in esilio – i Trentin nell’antifascismo europeo” presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia. Intervista allo storico Mario Isnenghi, presidente dell’Iveser: la mostra, ed anche la storia della famiglia antifascista dei Trentin e dell’omonimo Centro che ne cura e conserva memoria e documenti
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L’EMAIL
No, Auschwitz non è un’attrazione turistica
Giulio Lattanzi
Il pericolo neofascista e la difesa delle libertà
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SERVIZI
Destra estrema e nuove maschere
Michele Prospero
Come contrastare neofascismo e neonazismo. In atto nelle grandi democrazie un evidente spostamento a destra delle culture che vede la celebrazione del politico senza qualità, il disprezzo delle mediazioni istituzionali e la rincorsa dei simboli del nemico identificato su una base identitaria
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Il frutto avvelenato del cinismo neoliberista
Aldo Tortorella
Come contrastare neofascismo e neonazismo. Sacrosanto difendere la Costituzione democratica italiana. Vinta quella battaglia. Ma non una volta per tutte, altri attaccheranno la Costituzione. E, soprattutto, la Costituzione salvata ora va applicata
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Perché non possiamo non dirci antifascisti
Daniele Marantelli
Come contrastare neofascismo e neonazismo. Do.Ra., un’organizzazione, che già nel nome rende omaggio ai raggi del Sole nero, simbolo del castello tedesco di Wewelsburg, sede operativa delle SS, e che ogni anno festeggia il compleanno di Hitler, ha chiesto la chiusura di tutte le sezioni dell’ANPI, “dichiarate fuorilegge”. La risposta del ministro Minniti ad una interpellanza
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Tesseramento ANPI a tutta Costituzione
Redazionale
Per la giornata dedicata all’iscrizione all’Associazione dei partigiani iniziative in tante città. A Reggio Emilia Smuraglia, Guerzoni a Napoli, Pollio Salimbeni e Maderloni a Fermo
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Il luogo del sacro che ci rimane
Leonardo Animali
Il terremoto e l’Appennino: il dolore, la memoria, il progetto per un territorio/casa dove si è combattuta la Resistenza, per contrastare la “strategia dell’abbandono” e per restituirlo alla vita vissuta
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Si scrive Appennino, si legge Italia
Fulvio Angelini
Un territorio che corrisponde ai 3/5 della superficie nazionale e su cui grava un pesantissimo svantaggio economico e sociale per gli abitanti e per le imprese. La svolta che serve si chiama messa in sicurezza del territorio e promozione di uno sviluppo sostenibile
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INTERVISTE –  Il nome della morte di Stefano: omicidio
Natalia Marino
Intervista a Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi. Finalmente la verità sulla morte di Stefano Cucchi. Durante il processo, una lunga catena di menzogne ed omissioni. Il sostegno alla magistratura da parte del Comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette. Ancora in servizio tutti gli accusati
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GIORNO DEL RICORDO –  Quando la politica riscrive la storia
Valerio Strinati
Come fu approvata la legge istitutiva della Giornata del ricordo. I proponenti auspicavano la ricostruzione, sulla base di un esasperato nazionalismo (la asserita “millenaria storia romana, veneta e italica” delle regioni in questione), di “una memoria nazionale e collettiva fuori dalle vecchie divisioni, dalle passioni e dai rancori, condivisa da tutti gli italiani”
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GIORNO DEL RICORDO –  Questioni di confine
Federico Tenca Montini
Il quadro europeo in cui fu approvata in Italia la “Giornata del ricordo”. Dopo la caduta del Muro, sorgono nuove tensioni fra Paesi vicini e riletture di eventi storici
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DOCUMENTI –  Dalle tragedie del passato alla riflessione attuale
Carlo Smuraglia
Le vicende del confine italo-sloveno: un tema complesso, con alle spalle una lunga e sofferta storia. Su queste vicende l’ANPI ha recentemente pubblicato, in forma di libretto, un lungo documento, frutto di un lavoro di squadra a sua volta preceduto da un seminario tematico che si è svolto tempo fa a Milano. L’introduzione di Carlo Smuraglia
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INTERVISTE –  Italicum: the day after
Natalia Marino
Parla il costituzionalista Ugo De Siervo, già Presidente della Consulta. La sentenza: scompare il ballottaggio, ma rimangono i capilista bloccati. I rischi di elezioni immediate. La necessità di un passaggio parlamentare
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TERZA PAGINA
PENTAGRAMMA – Musiche dall’abisso
Chiara Ferrari
Il concerto Serata colorata in cui hanno risuonato musiche scritte ed eseguite dai prigionieri del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia in Calabria. Il lavoro di Raffaele Deluca. I brani di Kurt Sonnenfeld
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INTERVISTE / RED CARPETL’internato, il lager e l’amicizia
Monica Emmanuelli
Intervista a Giacomo Vallozza sulla pièce teatrale “No, storia di un rifiuto”. Il padre internato militare dal 14 settembre 1943 al 6 aprile 1945. Una storia perlopiù sconosciuta non solo alle generazioni più giovani
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LIBRARSI – 17 aprile 1944: blitz al Quadraro
Andrea Genovali
“La borgata ribelle. Il rastrellamento nazista del Quadraro e la resistenza popolare a Roma”, di Walter De Cesaris, pagine 171, 2004, euro 13
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LIBRARSI – Guerriglia romana e qualità umana
Valerio Strinati
“Guerriglia partigiana a Roma: Gap comunisti, Gap socialisti e Sac azioniste nella Capitale 1943-44”, di Davide Conti, Roma, Odradek, 2016
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RED CARPETUn bambino perduto nel mondo
Serena D’Arbela
“Lion – La strada verso casa”, regia di Garth Davis, con Dev Patel, Rooney Mara, Nicole Kidman, David Wenham, Nawazuddin Siddiqui, e con Sunny Pawar, 2016
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LIBRARSI – Il cicisbeo del Führer
Sebastiano Leotta
Peter Longerich, “Goebbels. Una biografia”, Einaudi, Torino 2016 (trad. dal tedesco di V. Tortelli), pagine XXV-895, € 44,00
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LIBRARSI – Sopravvivere: storia di una rom che si finge ebrea
Antonella De Biasi
“Io non mi chiamo Miriam”, di Majgull Axelsson, edizioni Iperborea, 2016, 562 pagine, euro 19,50
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LEONARDO – Scienziati contro Trump
Vito Francesco Polcaro
La protesta dell’Unione Internazionale degli Astronomi: “Il progresso scientifico avvantaggia tutto il genere umano e gli incontri di discussione dovrebbero includere ricercatori provenienti da tutti i Paesi”
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Dai “triangoli rosa” alla Liberazione da: patriaindipendente.it

Giornata della memoria: l’«Omocausto» e le atrocità naziste. Le discriminazioni fasciste contro gli omosessuali. Il loro ruolo durante la Resistenza

Si indica con il termine Omocausto lo sterminio degli omosessuali durante le persecuzioni nazifasciste. E si stima che gli omosessuali internati nei lager siano stati almeno 50.000.

Qualche anno fa, Gabriella Romano, scrittrice e documentarista che, in passato, ha lavorato per numerose società di produzione inglesi, statunitensi e canadesi, ha dato alle stampe, con l’editore Donzelli, un lavoro molto importante sulla vita di Lucy, transessuale bolognese che, durante il regime nazifascista, conobbe la reclusione nel campo di sterminio di Dachau.

Il racconto di Lucy, pubblicato con il titolo “Il mio nome è Lucy” è importante perché per la prima volta, una persona lgbt italiana, coinvolta nelle persecuzioni nazifasciste, esce allo scoperto e offre la propria inedita testimonianza sulla vita nei campi di concentramento.

In realtà, la storia di Lucy non è costituita solo dal racconto della deportazione ma anche dalla narrazione del clima culturale e sociale in cui vivevano gli omosessuali durante gli anni del fascismo. Spesso i fascisti, ci racconta Lucy, facevano finta di accettare gli inviti di giovani omosessuali per attirarli in trappola e sottoporli a violenze e mortificazioni. Capitava che li massacrassero di botte. Altre volte, i fascisti si limitavano a ricoprirli di catrame. Una “punizione” decisamente simile a quella architettata dagli “squadristi” di Putin all’indomani della ripugnante legge anti-gay varata qualche anno fa in Russia.

La tragica storia della deportazione di Lucy, però, fa luce anche su un altro significativo aspetto dello sterminio delle persone lgbt. Lucy riuscì, infatti, a farsi contrassegnare con il triangolo rosso, quello destinato agli oppositori politici: Lucy, che all’epoca era Luciano, era stato arrestato sì perché colto in flagrante, in atteggiamenti inequivocabili, con un ufficiale nazista ma forse, proprio per proteggere la “dignità” del soldato tedesco, non fu contrassegnato con il più infamante dei triangoli: quello rosa.

Gli omosessuali maschi, nei campi di prigionia, erano contrassegnati da un triangolo rosa cucito all’altezza del petto. Alle donne toccava invece il triangolo nero: le lesbiche, insomma, erano classificate come “asociali” insieme a tutti quei prigionieri, anarchici, alcolisti, senzatetto, che nella loro “asistematicità” comportamentale venivano percepiti come un pericolo per la tradizionale famiglia di sana e pura razza ariana.

I triangoli rosa nei campi di sterminio erano considerati i più turpi e più degni di riprovazione e punizione. Più dei triangoli rossi e di quelli neri. Se un triangolo rosa entrava in infermeria, non ne usciva quasi mai vivo. Perfino il sonno era loro negato, essendo costretti a dormire con la luce accesa e le mani sopra alle coperte per evitare che potessero avere rapporti tra loro.

Il lavoro, assai duro e debilitante per tutti i deportati, era reso ancora più insostenibile per gli omosessuali, inviati spesso nelle cave estrattive a Dachau, Sachsenhausen, Dora, Buchenwald e altrove. Sia Lucy, sia altre autorevoli testimonianze relative allo sterminio, ci raccontano che le SS provavano spesso sadica soddisfazione nell’infliggere torture atroci e violenze irripetibili agli omosessuali che, tra l’altro, erano drammaticamente discriminati anche dagli altri gruppi di detenuti a causa dei forti pregiudizi sociali omofobici. Il disprezzo per gli omosessuali coinvolgeva spesso le stesse famiglie dei deportati, che arrivavano anche a rifiutare l’urna contenente le ceneri del congiunto morto, qualora fosse stato “marchiato” con un triangolo rosa.

Brutalità inaudite ed esperimenti medici erano, poi, all’ordine del giorno per i triangoli rosa. Molto spesso, infatti, gli omosessuali venivano bloccati in maniera barbara (“paralizzando” gli arti con cemento a presa rapida, ad esempio) e venivano dati vivi in pasto ai cani, che li sbranavano pubblicamente davanti allo scherno dei soldati nazisti o venivano utilizzati per esperimenti medici, come cavie da usare e vivisezionare, senza alcuna pietà.

A proposito dei cosiddetti esperimenti medici, bisogna ricordare gli “studi” raccapriccianti del medico endocrinologo danese Carl Vaernet che, nel lager di Buchenwald, “operò” diversi omosessuali con l’intenzione di “ripararli”. Vaernet, dopo aver castrato le malcapitate cavie umane, vi impiantò una ghiandola artificiale e iniettò nei testicoli un liquido a base di testosterone e altri ormoni sintetici che avrebbero dovuto far crescere, secondo il suo delirio, un pene nuovo e sano. Ovviamente, il suo studio era sotto l’«illuminato» controllo di Himmler che aveva creato un organo centrale del Reich per la lotta contro l’aborto e l’omosessualità. I crudeli esperimenti di Vaernet, oltre ad essere inumani, furono privi di qualsiasi concreto esito “clinico” e l’80% dei deportati, sottoposti all’intervento chirurgico, morirono tra atroci sofferenze.

Restando nell’ambito degli esperimenti inumani, è importante ricordare anche il ruolo che ebbero le castrazioni forzate come pratica di “punizione” degli omosessuali durante la persecuzione nazifascista. A partire dal novembre del 1942, un ordine segreto autorizzò i comandanti dei campi di concentramento ad effettuare la castrazione dei prigionieri anche in casi non previsti dalla legge: venne legalizzata in tal modo la castrazione forzata degli omosessuali. I gay che si fossero fatti castrare e avessero manifestato una buona condotta, secondo quanto millantato da Himmler, sarebbero stati prontamente rilasciati. Le cose, invece, andarono diversamente. Gli omosessuali sottoposti a castrazione furono inviati al fronte come “volontari” nella brutale “Formazione Dirlewanger” – unità penale delle SS – impegnata sul fronte, nota anche per la sua violenza.

D’altronde, la cattiveria con cui furono perseguitati i “triangoli rosa” dai nazisti era già prevedibile, osservando i primi obiettivi che Hitler si diede all’indomani della nomina a cancelliere. Infatti, già il 6 maggio del 1933, Hitler decise di distruggere la biblioteca e l’archivio dell’Istituto di Scienze Sessuali e questa può anche essere indicata come la data d’inizio della persecuzione antiomosessuale. La più massiccia ondata repressiva iniziò nel giugno del 1934 e coincise con l’assassinio di Rohm, dirigente delle SA, notoriamente omosessuale.

Giovanni Dall’Orto, storico e noto studioso di storia lgbt, precisa che “il razzismo nazista si basava sull’assunto ottocentesco secondo cui le persone omosessuali costituiscono una specie di ritorno all’indietro nel cammino darwiniano dell’evoluzione della specie, una involuzione che nel gergo scientifico dell’epoca si chiamava degenerazione. Il programma razziale nazista esigeva l’eliminazione di tutte le persone che, essendo degenerate, costituivano un handicap al trionfo del popolo tedesco nella selezione naturale fra i popoli”. Ecco perché per i nazisti, o meglio per la loro follia omicida, era necessario uccidere tutti coloro i quali – ebrei, omosessuali, disabili, asociali – avrebbero frenato, con la loro stessa esistenza, quella “rigenerazione” della razza che era l’obiettivo ultimo del programma nazista. Himmler, all’interno di un discorso segreto fatto nel 1933 ai generali delle SS circa i pericoli insiti nell’omosessualità, affermò di aver scoperto che in Germania esistevano diverse associazioni omosessuali e che queste contavano almeno due milioni di iscritti. Secondo Himmler, dunque, circa il 10% dei tedeschi era omosessuale e se la situazione non fosse cambiata, tutto il popolo tedesco sarebbe stato annientato da questa “malattia contagiosa”. Ecco perché era necessario sterminarli.

Sull’onda delle leggi razziali, nel 1936 anche il fascismo decise di iniziare la persecuzione ai danni delle persone omosessuali, trattate prima alla stregua di “delinquenti comuni”. Nel 1939, però, i fascisti fecero marcia indietro e decisero di abolire questa “classificazione” specifica perché sostenere la necessità di perseguitare gli omosessuali significava affermare l’esistenza di un fenomeno omosessuale strutturato all’interno del nostro Paese e la morale fascista, fondata sulla presunzione di “virilità” del popolo italiano e sull’idiozia antistorica che l’omosessualità fosse un vizio inglese e tedesco, non poteva essere messa in crisi dall’idea che esistesse uno stile di vita gay da perseguitare. Ammesso che in Italia esistessero degli omosessuali – pensò probabilmente il Duce – non andavano presi in considerazione come “gruppo sociale” ma solo come casi rari e isolati di “vizio” da correggere. Correzione, d’altronde, affidata da sempre all’azione repressiva della Chiesa cattolica.

Sia chiaro, questo non significa che i fascisti rinunciarono a reprimere gli omosessuali; rinunciarono semplicemente a inserirli nel novero delle “categorie” da perseguitare sistematicamente, come invece facevano i nazisti. Contro gli omosessuali italiani, il fascismo usò il confino, il pestaggio, le classiche bottiglie d’olio di ricino, l’arresto domiciliare e il licenziamento.

A proposito dei licenziamenti, paradigmatica è la storia che si racconta nel film “Una giornata particolare”, diretto da Ettore Scola nel 1977, il cui protagonista, Gabriele, interpretato da un magistrale Marcello Mastroianni, è un ex radiocronista dell’EIAR, licenziato perché omosessuale.

Se è vero che spesso, troppo spesso, si tace colpevolmente relativamente all’omocausto, negando talora la stessa esistenza di una persecuzione sistematica degli omosessuali da parte dei nazisti, è altrettanto vero che un silenzio ancora più fitto sembra esserci intorno alla presenza di partigiani omosessuali durante la Resistenza.

In un’intervista rilasciata alcuni anni fa da Franco Zeffirelli ad Antonio Gnoli, di Repubblica, il celebre regista affermò che il suo primo vero amore con un altro uomo fu tra i partigiani. E, del resto, anche Aldo Braibanti, intellettuale omosessuale vittima di una feroce ed ingiusta persecuzione giudiziaria, che negli anni Sessanta lo condusse ad un’assurda condanna per plagio, era stato un militante partigiano.

Viene, in effetti, da porsi una domanda: perché non si parla mai di omosessualità relativamente agli atti eroici della Resistenza?

E se esiste una buona produzione letteraria che racconta storie di omosessualità ai tempi del dominio nazifascista, perché non vi è una produzione altrettanto ricca di storie che raccontano dell’eroismo di partigiani omosessuali? Esiste, per caso, una forma di “vergogna” ad immaginare che, tra i resistenti, ci fossero anche delle persone omosessuali?

Stefano Paolo Giussani, scrittore che ha pubblicato ben due romanzi che parlano di amore tra uomini all’interno della lotta partigiana (“L’ultima onda del lago” e “Farà nebbia”) ci ricorda che, se oggi siamo liberi di parlare di diritti, in questo Paese, lo dobbiamo anche a chi ha imbracciato un fucile e ha rischiato la sua vita per noi, da omosessuale.

In realtà, soprattutto negli ultimi anni, grazie alla vicinanza tra Arcigay Napoli e il comitato provinciale ANPI di Napoli, si è intensificata un’azione di recupero e divulgazione della centralità della componente omosessuale all’interno della lotta di liberazione.

Antonio Amoretti, partigiano e presidente dell’ANPI di Napoli, ha più volte rimarcato, sia in eventi pubblici che nel corso di varie interviste, che la comunità omosessuale di Napoli ha partecipato attivamente alla Resistenza. “D’altronde – ricorda sempre Amoretti in una intervista rilasciata al magazine online Campaniasuweb – nonostante fossero perseguitati dai nazifascisti, gli omosessuali napoletani avevano il proprio punto d’incontro nei pressi di Piazza Carlo III, in un terraneo sito vicino al cinema Gloria, nella zona di San Giovanniello. In un certo qual senso, gli omosessuali e i femminielli napoletani sfidavano il regime nazifascista partecipando alle barricate popolari delle Quattro Giornate di Napoli, ma anche facendo feste e continuando a vivere liberamente”.

Lo stesso Amoretti il 20 settembre del 2016 è stato il testimone della prima Unione civile a Napoli, tra Antonello Sannino, Presidente di Arcigay Napoli e Danolo Di Leo, ballerino del San Carlo, ricordando come questa legge di fatto renda oggi più vero quel principio di uguaglianza sancito negli articoli 2 e 3 della nostra Carta costituzionale. L’ANPI Napoli, come ogni anno, in occasione della Giornata della Memoria, in collaborazione con il Comune di Napoli, la comunità LGBT, la comunità ebraica, le associazioni che si occupano del superamento dell’handicap, la comunità rom, l’Istituto campano per la Resistenza, organizza e coordina una serie di incontri con le scuole; quest’anno saranno organizzate 5 mattine con le scuole, dal 23 al 27 gennaio, in concomitanza con l’esposizione della Mostra del Giocattolo (http://www.storiedigiocattoli.net/) dedicato ad Ernst Lossa, bimbo zingaro vittima dell’eugenetica nazista.

Claudio Finelli, responsabile nazionale cultura di Arcigay

Antonello Sannino, presidente Arcigay Napoli, segreteria provinciale ANPI Napoli

Patria Indipendente News n. 22 del 16 gennaio 2017

Newsletter di patriaindipendente.it
periodico online dell’ANPI nazionale

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IN QUESTO NUMERO:
LA COPERTINA

L’ANNO CHE VORREMMO E LA FELICITÀ
Gianfranco Pagliarulo
Va bene essere realisti, ma guai a rassegnarsi. Ecco lo spirito con cui affrontare il 2017 per un inveramento della Costituzione e per una felicità condivisa
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L’EDITORIALE
Il ritorno della partecipazione e le bizzarrie di Battista
Carlo Smuraglia
Bocciata per la seconda volta una riforma costituzionale sostenuta dal governo in carica, ma il giornalista del “Corriere” si impantana nei partigiani “veri e falsi” e nell’anno “pazzotico”
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IN PRIMO PIANO
CRONACHE ANTIFASCISTE –  “Bella, pulita e concreta”
Natalia Marino
Sezione ANPI di Bagnacavallo: la sua storia, il suo lavoro, i suoi partigiani. E un progetto di sviluppo. Ne parla la Presidente Valentina Giunta
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SERVIZI –  Cassazione: una sentenza che riduce le tutele dei lavoratori Carla Ponterio
Per la Suprema Corte la discrezionalità imprenditoriale non può essere subordinata ad alcuna forma di tutela del lavoro; da ciò la legittimità dei licenziamenti
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SERVIZI –  La Consulta: i diritti prevalgono sul bilancio
Massimo Corradi
Una recente sentenza della Corte Costituzionale, a partire da una specifica controversia in Abruzzo, sancisce che “è la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione”
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L’EMAIL
L’ANPI di Civitanova Marche Eno Santecchia
La bella storia dell’Associazione e il ruolo di Alberto Mogianesi
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SERVIZI
INTERVISTE –  2017: per ritrovare lo slancio del 1947
Natalia Marino
Intervista alla staffetta partigiana Marisa Ombra: lavoro, legge elettorale, diritti delle persone, condizione femminile, populismo, neofascismo. Un affresco dell’Italia che c’è e di quella che si vorrebbe
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IN PUNTA DI PENNA –  2017 – L’oroscopartigiano Zazie
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2017: per ritrovare il senso del nostro tempo
Giacomo Verri
Vorrei ricevere, da una narrazione veramente civile, un “buon consiglio”, un aiuto, allorché ci si sente disorientati. Ma tutto ciò langue. Siamo individui su un’isola, privi di consiglio per se stessi e per gli altri
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2017: per un reale contrasto ai neofascismi
Luca Grisolini
Due anime: il neofascismo organizzato e una sorta di “fascismo strisciante” causato dalle paure e dalla crisi del Paese. In ruolo delle istituzioni e della scuola. L’impegno dell’ANPI
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2017: per la rivoluzione della bellezza Tomaso Montanari
La bellezza è fatta per produrre conoscenza e cultura, attraverso la ricerca. È una bellezza che genera consapevolezza, perché dà agli italiani gli strumenti intellettuali e culturali per esercitare pienamente la loro sovranità. Una bellezza che genera cittadinanza. Ecco cinque proposte
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2017: per salvare il territorio Alessandro Bianchi
Contro gli effetti dei terremoti, quindi prima che questi si verifichino. Dobbiamo fare in modo che le case, le scuole, i presidi sanitari, i municipi, le chiese, le aziende, il patrimonio artistico siano in grado di resistere
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INTERVISTE –  “2017: giovani e lavoro? Vedo nero” Antonella De Biasi
Parla il sociologo De Masi: «I giovani che non lavorano? Invece di incazzarsi si vergognano. Partiamo dalle vere cause e dai veri colpevoli di questa crisi». La sperequazione, i ricchi, l’articolo 18, il welfare, le tasse e l’orrore economico
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Articolo 1: ed ecco la sovranità Alessandro Pace
1947, anno della Costituzione: con questo testo del professor Alessandro Pace si inizia su “Patria Indipendente” l’illustrazione dei primi dodici articoli (“Principi fondamentali”)
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Giornata della memoria: riflessioni in margine
Valerio Strinati
Fra storia e legislazione. Le misure legislative che reprimono le manifestazioni pubbliche di negazionismo. La “Giornata del ricordo”. I cambiamenti storico-politici che hanno portato a tali codificazioni. I rischi di una sorta di gerarchia tra le vittime, in funzione di vantaggi politici
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Dai “triangoli rosa” alla Liberazione
Claudio Finelli e Antonello Sannino
Giornata della memoria: l’«Omocausto» e le atrocità naziste. Le discriminazioni fasciste contro gli omosessuali. Il loro ruolo durante la Resistenza
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“Samudaripen”: lo sterminio rimosso Ernesto Rossi
Giornata della Memoria: il massacro di rom e sinti da parte dei nazisti. Si ode spesso il solenne “Mai più”; ma cosa non dovrebbe succedere “mai più”, se non conosciamo appieno ciò che è successo? È il 72° anniversario della Liberazione, ma non per loro: la persecuzione continua
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INTERVISTE –  L’Armadio spalancato e la nuda vergogna Natalia Marino
I deputati Andrea De Maria e Giovanni Paglia raccontano a “Patria Indipendente” le vicende della mozione recentemente approvata e le molteplici responsabilità dei crimini e del loro occultamento doloso
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Marina Sereni: “sostengo la mozione sulle stragi” Natalia Marino
L’intervento della Vicepresidente della Camera all’incontro con le associazioni che ha preceduto il voto alla Camera
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TERZA PAGINA
ELZEVIRO –  Mastroianni. L’eccezionalità di essere normali Felice Laudadio
A vent’anni dalla sua scomparsa, un elzeviro d’eccezione: il presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia propone un ricordo fresco e puntuale del grande attore. Con tre brevi testimonianze: Ettore Scola, Umberto Eco e lo stesso Marcello
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CAMMIN CAPENDO – Quando non si muore per sempre Andrea Liparoto
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PENTAGRAMMA – La colonna sonora di un secolo
Chiara Ferrari
Cancellato dal recente tragico schianto aereo, il Coro dell’Armata Rossa, che si esibì per la prima volta il 12 ottobre 1928, ha stupito il pubblico di tutto il mondo per la varietà e la ricchezza del repertorio che spazia tra canti tradizionali, canti di lotta, canti di guerra, canti patriottici, canti di altre nazioni
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RED CARPETNei passi di un cammino ossessivo
Serena D’Arbela
Il figlio di Saul, regia di László Nemes, con Géza Röhrig, Molnar Levente, Sándor Zsótér, Urs Rechn. 2015
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LIBRARSI – Il partigiano gentile e raffinato Andrea Genovali
“Comandante Andrea. Partigiano sempre”, a cura di Filippo Antonini, Prefazione di Massimo Michelucci, Società Editrice Apuana, pagine 160, 2016
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LIBRARSI – Che poesia, la Costituzione! Serena D’Arbela
“I poeti incontrano la Costituzione”, a cura di Carla Guidi e Massimo De Simoni, prefazione di Franco Marini, edizioni EDIESSE, 2017, pp. 192, Euro 13
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FORME – La danza laica della vita Francesca Gentili
Keith Haring e il suo murale a Pisa “Tuttomondo”, un’opera importante, espressione di amore, pace e vitalità: una rappresentazione della realtà semplice e diretta, comprensibile a tutti
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FORME – L’immagine dell’Innominabile Mauro Maugini
Il lager nell’arte: Picasso, Segall, Carlo Levi, Toney, Siqueiros, Carpi, Améry, Cagli, Hiszpànska-Neumann, Bruse, Zinovij Tolkacev, Grundig, Nilsson, Flusser, Dicker Brandejsova, Weiserová, Turnovská, Taussigová
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ULTIME DA PATRIA
INTERVISTE – Affile, il Mausoleo e il criminale
Daniele De Paolis
Intervista a Emilio Ricci, legale dell’ANPI nel processo per apologia del fascismo contro il sindaco e due assessori del Comune della Città Metropolitana di Roma. Hanno intitolato il monumento a Rodolfo Graziani
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INTERVISTE – “Qui si impara a riconoscere le resistenze” Mirco Zanoni
Albertina Soliani racconta l’esperienza dell’Istituto Cervi, di cui è presidente, ne descrive le innovazioni e traccia una prospettiva: “Il patrimonio ideale, morale, civile e politico dell’Istituto non solo deve essere conservato, ma fatto vivere nel tempo presente”
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INCHIESTE –  Dodici Raggi di nazismo Giovanni Baldini
Su change.org una petizione di un gruppo di esaltati in cerca di notorietà per mettere fuori legge l’ANPI. Chi sono e cos’è change.org
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CRONACHE ANTIFASCISTE –  Il comandante che fa l’SS Redazionale
Immortalato su Facebook in divisa nazista il massimo dirigente dei Vigili Urbani di Biassono col commento “Basterebbe una compagnia di questi per sistemare alcune cose”. Un esposto dell’ANPI al prefetto
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SERVIZI –  Grazie, partigiano Carlo! Ivano Tajetti
Dopo lo straordinario lavoro per il referendum ed il suo positivo esito, a Milano una grande e del tutto inusuale festa per il Presidente dell’ANPI nazionale: la ragione, la passione, l’emozione
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PROFILI PARTIGIANI –  Sergio, Battisti e Paola: la meglio gioventù Monica Emmanuelli
Uccisi dai nazifascisti nella Zona di Operazioni del Litorale Adriatico in combattimento Sergio (Eugenio Candon), il comandante Battisti (Giannino Bosi), Paola (Jole De Cillia) nel dicembre 1944. Fucilati gli altri partigiani catturati. A ricordo, un’escursione promossa dall’ANPI
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News n. 21 del 19 dicembre 2016 Newsletter di patriaindipendente.it periodico online dell’ANPI nazionale www.patriaindipendente.it

 IN QUESTO NUMERO
LA COPERTINA

CASA CERVI, MAGGIO 1954
Italo Calvino
In occasione dell’anniversario della fucilazione dei fratelli Cervi, un emozionante articolo del 1954 su di un incontro fra i genitori delle Medaglie d’Oro martiri del nazifascismo e le Medaglie d’Oro sopravvissute
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L’EDITORIALE
Perché ha vinto l’astuzia della Costituzione
Gianfranco Pagliarulo
Referendum: straordinario esito di partecipazione e travolgente prevalenza del No. Conseguito l’obiettivo dell’ANPI: impedire lo stravolgimento della Carta
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IN PRIMO PIANO
SERVIZI –  Ecco la Corte costituzionale
Valerio Strinati
Come e quando è nata, cos’è e come funziona, da chi è composta. La fotografia di una presenza essenziale, anche se discreta, nella vita istituzionale del nostro Paese
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PENTAGRAMMA –  “Fate largo, che passa la Brigata Garibaldi…”
Chiara Ferrari
La storia e le varie interpretazioni di una delle più famose canzoni partigiane: “La Brigata Garibaldi”, nata, secondo alcuni, in Emilia Romagna sui monti presso Castagneto di Ramisèto (Reggio Emilia)
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SERVIZI
Qui UE: nessuna cavalletta in vista Emanuele Dolce
Clamorosamente smentite le previsioni finanziarie apocalittiche in caso di vittoria del No. Il vero rischio per il futuro: il colossale debito pubblico con un deficit servito solo a finanziare inutili regalie elettorali
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Sud, Calabria e vittoria del No Mario Vallone
Non poteva attecchire la demagogia elettoralistica in una regione come la Calabria dove 16 persone su cento vivono in “una condizione di grave deprivazione materiale”
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/sud-calabria-e-vittoria-del-no/

Dopo referendum: “Piena attuazione della Costituzione”
Redazionale
Documento del Comitato Nazionale: “L’ANPI farà la sua parte, rimanendo fedele alla sua ferma e imprescindibile autonomia”
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/dopo-referendum-piena-attuazione-della-costituzione/

Una mozione per la vergogna dell’armadio
Natalia Marino
Approvata a stragrande maggioranza a Montecitorio il 6 dicembre, con l’ANPI in prima fila, per dare dignità, onore e giustizia ai 25mila morti delle stragi nazifasciste. La mozione presentata da Andrea De Maria, già sindaco di Marzabotto, e sottoscritta da oltre 80 deputati. La vicenda iniziata con l’insabbiamento di 695 fascicoli dell’“Armadio della vergogna”
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/una-mozione-per-la-vergogna-dellarmadio/

INTERVISTE – Cefalonia: il più grande massacro
Natalia Marino
Claudio Toninel, Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui: “Cefalonia e Corfù furono teatro di un gravissimo crimine di guerra compiuto dalla Wermacht contro l’esercito regolare italiano”. Il primo e straordinario atto di Resistenza
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/interviste/cefalonia-il-piu-grande-massacro/

INTERVISTE – Perché sì alla mozione sulle stragi
Natalia Marino
Intervista a Marta Grande, deputata del M5S. I partigiani: hanno contribuito realmente alla liberazione dell’Italia, hanno conquistato la democrazia con enormi sacrifici, tra inaudite brutalità. Chi altri può essere considerato un eroe?
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INCHIESTE –  La galassia nera su Facebook
Gruppo di lavoro PATRIA su neofascismo e web
Fascismo ed estrema destra: una mappa. I primi risultati di uno studio sulla diffusione dell’estremismo “virtuale” e “reale”. 2700 pagine sul social network
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28 dicembre, tanti anni dopo Paola Varesi
Dal sacrificio dei sette fratelli Cervi, assieme a quello di Quarto Camurri, fucilati dalla appena costituita GNR (Guardia Nazionale Repubblicana), l’immagine e il mito della Resistenza italiana
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FIR, i resistenti internazionali Filippo Giuffrida
La storia di una federazione, unica organizzazione antifascista ufficialmente accreditata dall’Unione Europea. Nata nel 1951, ha celebrato a Praga a novembre di quest’anno il suo XXVII Congresso
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/fir-i-resistenti-internazionali/

Pensare la Resistenza Gabriele Ranzato
Un ricordo di Claudio Pavone e una riflessione sulla sua eredità. Il riconoscimento di una dimensione personalmente antieroica della Resistenza che implicitamente valorizzava la scelta di coloro che invece avevano preso le armi
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L’antifascismo? È modernissimo Redazionale
Di Battista: “Nel 2016 parlare di fascismo e antifascismo è come parlare di guelfi e ghibellini”. Ma com’è nata la Costituzione a cui lui si appella? E non vede quello che avviene in Europa e in Italia?
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TERZA PAGINA
ELZEVIRO –  Natale partigiano Renzo Baccino
Un racconto tratto dal 2° volume di “Quando si combatteva per la libertà…”, un libro per ragazzi edito dall’ANPI alla fine degli anni 70
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CAMMIN CAPENDO – L’augurio: buona ripartenza e sogni in cammino Andrea Liparoto
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/cammin-capendo/laugurio-buona-ripartenza-e-sogni-in-cammino/

INTERVISTE / LIBRARSI – Resistenza, giustizia negata e vendetta Irene Barichello
Parla lo scrittore Stefano Valenti, autore di “Rosso nella notte bianca”, storia di un Ulisse tornato a mettere ordine nelle cose
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/librarsi/resistenza-giustizia-negata-vendetta/

LIBRARSI – Gattorosso e i partigiani viareggini
Massimiliano Da Prato
“La notte in cui le stelle splendono. Una storia partigiana” di Andrea Genovali, 2015, pagine 180, euro 15, edizioni Del Bucchia
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RED CARPETE nessuno mai lo trovò Gemma Bigi
La misteriosa scomparsa di Ettore Majorana. “Nessuno mi troverà”, un docufilm di Egidio Eronico, con Francesco Guerra, Nadia Robotti, Ettore Majorana jr., Etienne Klein, Wolfgang Fabio Shultze. Italia, 2015
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RED CARPETNegazione e abnegazione Serena D’Arbela
“La Verità negata”, di Mick Jackson. Con Rachel Weisz, Tom Wilkinson, Timothy Spall, Andrew Scott, Jack Lowden. USA, Gran Bretagna, 2016
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FORME – Il fascino discreto della Belle époque
Francesca Gentili
Torino: una grande retrospettiva dedicata a Henri Toulouse-Lautrec, un viaggio nell’universo bohémienne di fine secolo, fra stampe, litografie, manifesti, disegni e libri illustrati
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LIBRARSI – Anina, o l’orgoglio delle origini Antonella De Biasi
Anina Ciuciu, “Sono rom e ne sono fiera. Dalle baracche romane alla Sorbona”. Edizioni Alegre (2016, pp. 205): uno straordinario racconto di vita contro i pregiudizi
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ULTIME DA PATRIA
SERVIZI – Un’amaca molto scivolosa Redazionale
Michele Serra attacca l’ANPI dalla sua rubrica; a risposta, Serra replica con difficoltà e con nuove bizzarre critiche
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SERVIZI – Mosul: la guerra per l’Iraq che verrà
Marco Di Donato
Le forze in campo nel grande puzzle: l’ISIS, le forze curde, l’esercito turco, gli Stati Uniti
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SERVIZI – Chatsun: il massacro a lungo ignorato
Luigi Marino
La località russa ove avvenne il 25 ottobre 1941 una delle più atroci stragi naziste: fucilate sul posto 318 persone innocenti, tra cui 60 bambini. Durante l’occupazione tra il 1941 e il 1943 uccisi, bruciati e torturati a morte 75.274 cittadini
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SERVIZI – La memoria attiva di Giulia Spizzichino
Redazionale
Scomparsa a 90 anni. Sfugge alla retata del Ghetto, ma gran parte dei suoi parenti sono sterminati. Scova Erich Priebke, che vive tranquillo in Argentina, e lo fa estradare. “Devo raccontare ciò che è stato, non può cadere tutto nell’oblio”
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SERVIZI – Anarchici fra infiltrati e spioni a fine 800
Davide Gobbo
Spie e confidenti infiltrati nel movimento anarchico e al servizio di questori, consoli e prefetti nei primi decenni post unitari. La complessa rete spionistica costruita intorno a Carlo Monticelli, leader del movimento anarchico veneto. Gli arresti del 1881: le spie migliori sono quelle inconsapevoli. Polizia internazionale, confino, Casellario politico centrale: le origini dell’OVRA nell’età liberale
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CRONACHE –  Forconi da operetta ed inviti eversivi
Redazionale
Il mezzo sequestro di persona da parte dei “Forconi” nei confronti dell’ex parlamentare Osvaldo Napoli. La loro inquietante pagina Facebook in cui si fa appello alle Forze armate
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Newsletter di patriaindipendente.it periodico online dell’ANPI nazionale www.patriaindipendente.it

 IN QUESTO NUMERO:
REFERENDUM – GENEROSA ANPI
 L’ANNO ZERO DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE
 RIFORMA COSTITUZIONALE E ITALICUM, UN ABBRACCIO MORTALE PER LA DEMOCRAZIA (intervista a Roberto Zaccaria)
L’ATLANTE DELLE STRAGI NAZISTE E FASCISTE: UNA RICHIESTA DI GIUSTIZIA
 I CENTO ANNI DI ALDO MORO, ESPLORATORE DI DEMOCRAZIA
 L’AVVOCATO DI STEFANO CUCCHI: DI EPILESSIA NON SI MUORE
LA COPERTINA

GENEROSA ANPI 
Andrea Liparoto
In tutta Italia un fiorire di iniziative dell’Associazione contro la riforma costituzionale. La Cgil e l’Arci. L’esempio della Brianza. A novembre la “staffetta” streaming del 4/5 e la manifestazione del 25
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L’EDITORIALE
L’Anno Zero della riforma costituzionale
Gianfranco Pagliarulo
L’assalto all’arma bianca della propaganda governativa. Il paradosso delle parole del Presidente Napolitano: uno “straccio” di Parlamento, spaccato in due, cambia radicalmente la Costituzione. Se prevalessero i Sì, quasi mezza Italia non si riconoscerebbe in una “nuova Costituzione”, che pure dovrebbe essere per antonomasia la riformulazione del patto costitutivo che ci unisce, il Paese sarebbe molto più debole, strutturalmente diviso, ulteriormente demotivato
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IN PRIMO PIANO
SERVIZI – ANNIVERSARI  Marzabotto, la ferita ancora aperta
Daniele De Paolis
I sette giorni della mattanza nazista a Marzabotto-Monte Sole: quasi 800 morti, soprattutto bambini, donne e anziani
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SERVIZI – ANNIVERSARI   16 ottobre 1943, la lista degli ebrei romani Redazionale
In possesso della Gestapo l’elenco delle famiglie “giudee” da deportare, quando irruppe nel Ghetto di Roma. Almeno 1259 rastrellati, tutti destinati ad Auschwitz. La maggior parte subito avviata ai forni crematori. Ancora senza risposta la domanda di Giacomo Debenedetti, sopravvissuto allo sterminio: chi, tra gli italiani, fornì i nomi ai nazisti?
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L’EMAIL
L’ultimo saluto al partigiano Plinio Pinna Pintor
Maria Airaudo
Il ricordo di “Simone”, garibaldino nella Val Luserna, animatore della “Festa dei Partigiani” a Montoso (Bagnolo Piemonte)
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Il vero problema è il lavoro
Giovanni Jenco Paoloni
Per il nostro lettore il Governo dovrebbe mettere al centro il lavoro e non un referendum pasticciato
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SERVIZI
INTERVISTE –  Riforma Costituzionale e Italicum, un abbraccio mortale per la democrazia Natalia Marino
Per il costituzionalista Roberto Zaccaria si complicano i problemi reali del sistema istituzionale, con bicameralismo asimmetrico tutto sarà più difficile e nel dopo referendum il Paese sarà diviso tra vincitori e vinti in attesa del pronunciamento della Consulta sulla legge elettorale
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IN PUNTA DI PENNA – Dalla nave stellare Enterprise, ottobre 2016 Zazie
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Ungheria: i due volti del risultato referendario Filippo Giuffrida
La furbizia del quesito sulla scheda. Votanti: 40,7%; No: 98%. Comunque perde la Ue che, dopo la Brexit, vede rimessi in causa i principi stessi del suo funzionamento
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INTERVISTE – L’avvocato di Stefano Cucchi: di epilessia non si muore
Natalia Marino
Parla Fabio Anselmo che da sette anni, con la famiglia della vittima, si batte per la verità. Ora con l’inchiesta bis sono indagati cinque carabinieri. Cucchi come Regeni?
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“Referendum costituzionale: perché voto No” Pierre Carniti
Si può cambiare la Costituzione, ma non all’ingrosso. Le cause dell’impotenza e della paralisi che spesso si verifica in Parlamento non sono nella sua struttura ma nelle contrapposizioni politiche ed interne ai vari gruppi parlamentari. L’Italicum ha un carattere oligarchico
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L’Atlante delle stragi naziste e fasciste: una richiesta di giustizia
Carlo Smuraglia
Il database di INSMLI e ANPI, un potenziale strumento di azione politica per ottenere dalla Repubblica Federale Tedesca e dall’Italia una piena assunzione di responsabilità. E in Parlamento torna l’Armadio della Vergogna
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I cento anni di Aldo Moro, esploratore di democrazia
Domenico Rosati
Un secolo fa la nascita dello statista democristiano rapito e ucciso nel 1978 dalle Brigate Rosse. Padre costituente e più volte Presidente del Consiglio, attento osservatore della realtà sociale. Dalla Dc gli ostacoli per l’uomo che fortemente volle il “compromesso storico” col Pci di Berlinguer gli ostacoli
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Il “lunedì nero” delle donne polacche Antonella De Biasi
La Czarny Protest ha vinto. Il Parlamento ha rigettato la legge sul divieto totale di aborto, ma la Polonia mantiene comunque una delle leggi più restrittive al mondo
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24 ore non stop per il No su Patria Indipendente,
ANPI e facebook Redazionale
In streaming dalle 18 di venerdì 4 novembre alla stessa ora del giorno dopo. Costituzionalisti, dirigenti ANPI, musicisti, registi, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, e collegamenti da tutta Italia
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Debora Serracchiani, la signora non di parte
e 900 sindaci  Gianfranco Pagliarulo
La dirigente Pd accusa di faziosità il Presidente Smuraglia, che critica l’iniziativa di Delrio e Rughetti di promuovere una manifestazione di sindaci per il Sì: l’ANPI ha “nuovamente voluto inserirsi in un modo così pesante e oggettivamente di parte nel dibattito referendario”
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CITTADINANZA ATTIVA – A scuola di cittadinanza
Irene Barichello
Che ruolo ha la scuola nella formazione dei futuri cittadini? Quanto spazio viene dedicato all’educazione alla cittadinanza nel curriculum di uno studente di scuola superiore? Come è possibile rendere coinvolgente e interessante questa disciplina? Una conversazione con Giovanni Ponchio
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Camminare in centomila per la pace Sergio Sinchetto
Alla tradizionale marcia Perugia-Assisi per la pace la forte presenza di militanti e dirigenti dell’ANPI
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TERZA PAGINA
CAMMIN CAPENDO – La miseria dell’informazione referendaria e Pier Paolo  Andrea Liparoto
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LIBRARSI – “L’ufficiale sono io”: Renata Viganò, Agnese e le altre Irene Barichello
Renata Viganò fu partigiana e scrittrice di valore: a quarant’anni dalla scomparsa ci si chiede quanto di lei si conosca, quanto invece sia stato dimenticato, quanto occorra recuperare e salvare, a partire da fondi e carteggi in attesa negli archivi
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LIBRARSI – La vita indocile di Luigi Pintor Valerio Strinati
“La dignità dell’uomo. Luigi Pintor, ragione e passione”, prefazione e cura di Jacopo Onnis, Roma, Ediesse, 2015, pp. 248, euro 13
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PENTAGRAMMA – Milva, quel travolgente coraggio della voce Chiara Ferrari
Da Nilla Pizzi ad Edith Piaf, dagli spirituals alle canzoni della mala, da “Bella Ciao” a “Per i morti di Reggio Emilia”, e poi la straordinaria stagione brechtiana sulla scrittura musicale di Kurt Weil, fino ad Astor Piazzolla ed Alda Merini: la storia di una cantante e attrice che incarna la potenza visionaria dell’arte
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RED CARPET – Uomini… “Partizani” in Montenegro
Monica Emmanuelli
Un film documentario di Eric Gobetti su “quegli eroi semplici che hanno combattuto il freddo, la fame e una devastante epidemia di tifo”. I militari italiani da occupanti a partigiani: Resistenza in terra straniera
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RED CARPET – Il racconto delle conseguenze
Serena D’Arbela
“La vita possibile”, regia di Ivano De Matteo, con Margherita Buy, Valeria Golino, Andrea Pittorino, Caterina Shulha, Bruno Todeschini, 2016
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/red-carpet/il-racconto-delle-conseguenze/

LEONARDO – La Battaglia d’Inghilterra e il fattore R
Vito Francesco Polcaro
Il riarmo della Germania di Hitler col permesso dell’Europa democratica. In Gran Bretagna determinante la reazione della popolazione che non volle sottomettersi alla dittatura
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/leonardo/la-battaglia-dinghilterra-e-il-fattore-r-la-reazione-resistente-della-popolazione/

ULTIME DA PATRIA
SERVIZI – Il NO e la storia Redazionale
Corali o espressione del coraggio di singole persone comuni o illustri, come denuncia oppure assunzione attiva di responsabilità, un NO ha spesso cambiato il corso dolente degli eventi collettivi
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/il-no-e-la-storia/

SERVIZI – Big Pharma, Sì al referendum costituzionale perché fa bene alla salute Redazionale
Il bizzarro endorsement di una delle più grandi multinazionali del farmaco a sostegno della riforma proposta dal governo
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SERVIZI – Il giullare del popolo Redazionale
Scompare Dario Fo, il premio Nobel, l’artista versatile, l’istrione del palcoscenico, un pilastro nella storia sociale e culturale del nostro Paese
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/il-giullare-del-popolo/

Patria Indipendente News n. 16 del 23 settembre 2016

Newsletter di patriaindipendente.it
periodico online dell’ANPI nazionale
http://www.patriaindipendente.it

 IN QUESTO NUMERO:
REFERENDUM – LA RIFORMA? UN MOSTRICIATTOLO
INTERVISTA AL PROFESSOR ALESSANDRO BIANCHI
EDITORIALE – QUESTO PAESE È UN RING
ANDREA LIPAROTO
SUICIDI, VIOLENZE E MEDIA DIGITALI
INTERVISTA ALLA RICERCATRICE SIMONA TIROCCHI
L’8 SETTEMBRE: SCRIVONO PRIMO DE LAZZARI, CESARE DE SIMONE,
TONI ROVATTI, GIOVANNI DE LUNA
“COM’È DIFFICILE CANTARE QUANDO DEVO CANTARE L’ORRORE”
RICORDANDO VICTOR JARA, DI CHIARA FERRARI
LA COPERTINA

LA RIFORMA? UN MOSTRICIATTOLO
Natalia Marino
Alessandro Bianchi: “In un sistema democratico ciò che conta principalmente è la rappresentanza parlamentare. E non si può sacrificare in nome della governabilità”
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/idee/copertine/la-riforma-un-mostriciattolo/
L’EDITORIALE
Questo Paese è un ring
Andrea Liparoto
Una riforma costituzionale che ha diviso il Paese, con l’inedita aggravante della sollecitazione di tifoserie senza limiti, senza remore, senza storia verrebbe da dire
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/idee/editoriali/questo-paese-e-un-ring/

IN PRIMO PIANO
SERVIZI –  Ermanno Rea, il napoletano critico e appassionato Antonio Frattasi
Scrittore, giornalista, uomo di cultura. Una vita come osservatore della realtà partenopea e italiana. Da “Mistero napoletano”, premio Viareggio nel 1996, al postumo “Nostalgia”. Novant’anni, fedele agli ideali della giovinezza
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/ermanno-rea-il-napoletano-critico-e-appassionato/
SERVIZI – Rassegnazione e silenzio o avvio della riscossa? Giovanni De Luna
Il problema della scelta dopo il crollo dell’impalcatura burocratico-militare dello Stato. “In mezzo alla fuga del re, all’ignavia dei generali, alla protervia dei nazisti, ognuno fu costretto a riappropriarsi di quella pienezza della sovranità individuale alla quale si rinuncia ogni volta che si sottoscrive un patto di cittadinanza”
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/rassegnazione-e-silenzio-o-avvio-della-riscossa/

L’EMAIL
Il dramma della scuola italiana Tomaso Bozzalla Cassione
In questi mesi il Governo ne sta combinando una dietro l’altra e a farne le spese sono, al momento, la maggior parte dei professori. Tutto questo sta causando dei danni molto gravi alla scuola italiana, ma purtroppo nessuno ne parla
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SERVIZI
Smuraglia-Renzi: il testa a testa di Bologna
Gianfranco Pagliarulo
La sera del 15 settembre quasi due ore di confronto sul referendum. Il presidente dell’ANPI: “Noi riteniamo che sia stravolto il testo della Carta”. Il presidente del Consiglio: “Abbiamo applicato l’articolo 138 e non c’è nessun attacco alla democrazia”
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IN PUNTA DI PENNA – Filastrocca dell’ingerenza Zazie
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UE: come (ma non sempre bene) si contrasta il terrore Filippo Giuffrida
Nell’Unione strumenti operativi, ma ancora insufficienti. Il pericolo del “ritorno” dei “foreign fighters”. La propaganda jihadista sui social. Meglio un’Europa mediatrice che belligerante
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INTERVISTE – Suicidi, violenze e media digitali Antonella De Biasi
Intervista con Simona Tirocchi, ricercatrice dell’Università di Torino. Cosa hanno in comune le ragazze che filmano abusi su una loro amica e poi li mettono su WhatsApp e la giovane donna che si suicida per la gogna mediatica sul video hard. Il problema della mancanza di educazione ai media digitali
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Uno sconcertante articolo sull’Unità online Valerio Strinati
“Chi invita a votare No sceglie di tradire il coraggio e lo spirito dei padri costituenti che in periodo post-bellico, all’indomani della fine del ventennio fascista, hanno disegnato una prima parte della Costituzione che è la più bella del mondo, consegnando alle future generazioni (cioè a noi) il compito di aggiornare la seconda parte, frutto in quella precisa fase storica di un compromesso tra le forze politiche finalizzato alla non decisionalità del sistema”
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Referendum: la CGIL invita a votare No Redazionale
“Ferma restando la libertà di posizioni individuali diverse di iscritti e dirigenti, trattandosi di questioni costituzionali, dopo questi mesi di discussione sul merito della riforma, l’Assemblea generale della CGIL invita a votare NO in occasione del prossimo Referendum costituzionale. L’Assemblea generale impegna tutte le strutture a diffondere queste valutazioni”
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Carlo Azeglio Ciampi, il Presidente e la Brigata Maiella
Carlo Smuraglia
“Ho saputo della sua morte con il dolore e il rimpianto per la perdita di una persona straordinaria, in cui la mitezza si univa alla fermezza ed in cui le scelte furono sempre ispirate alla più rigorosa coerenza”
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Dopo l’8 settembre Primo De Lazzari
Sbandamento, ma anche l’inizio della Resistenza. Donne e uomini di tutti i ceti sociali uniti contro l’occupazione
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Roma: i tre giorni della rivolta Cesare De Simone
Dall’8 al 10 settembre 1943: la cronaca viva e palpitante della reazione all’occupazione tedesca, dai Martiti della Magliana alla battaglia di Porta San Paolo. Dal libro di Cesare De Simone “Roma città prigioniera – I 271 giorni dell’occupazione nazista (8 settembre 1943-4 giugno 1944)” editore Mursia, 1994
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Dal caos alla scelta per salvare l’Italia Toni Rovatti
1943: 25 luglio, 8 settembre, inverno. La destituzione del duce. L’armistizio dell’8 settembre. Il problema della scelta. La dissoluzione dell’esercito. Le rivolte. L’occupazione tedesca. Lo sbarco degli alleati. La nascita della RSI
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Stragi naziste e fasciste in Italia: le vittime e i carnefici
Isabella Insolvibile
Concluso il convegno di Milano sull’“Atlante delle stragi”. L’impegno di Italia e Germania. Il ruolo dell’ANPI e dell’INSMI. L’opportunità di una più ampia ricerca a livello europeo
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/stragi-naziste-e-fasciste-in-italia-le-vittime-e-i-carnefici/

TERZA PAGINA
PENTAGRAMMA – “Com’è difficile cantare quando devo cantare l’orrore”
Chiara Ferrari
Víctor Jara: la musica, la poesia, l’impegno politico e sociale. E poi il massacro da parte degli torturatori capeggiati da Pinochet. Data dell’assassinio: settembre 1973. Trentatré anni fa
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LIBRARSI – L’ANPI, la sua storia e la sua vita Daniele De Paolis
Federico De Angelis, “Per una storia dell’A.N.P.I. – Ricordare il passato, capire il presente, costruire il futuro”, Lampi di stampa (Milano, 2016) pag. 210, € 13,80
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/librarsi/lanpi-la-sua-storia-e-la-sua-vita/

LIBRARSI – La grande bugia del “sangue dei vinti” Irene Barichello
Mimmo Franzinelli, Nicola Graziano, Un’odissea partigiana – dalla Resistenza al manicomio, Feltrinelli 2015, pp. 224, euro 18.
Nel dopoguerra numerosi partigiani incarcerati o internati negli ospedali psichiatrici giudiziari per lunghi anni dopo processi civili per azioni di guerra. L’amnistia e un sistema giudiziario restato fascista. La ricostruzione delle storie di sette reclusi nel manicomio di Aversa
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FORME – Guttuso: quando il pennello racconta Francesca Gentili
“I funerali di Togliatti”: nell’opera un grande evento del tempo dell’Autore, non una descrizione asettica ma la rappresentazione di desideri e speranze; nella folla, rigorosamente tracciata in bianco e nero, i grandi del comunismo internazionale
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RED CARPET – Venezia: luci, ombre. E note stonate
Serena D’Arbela
Al festival del cinema, Leone d’Oro a “The woman who left”. Delusa l’attesa per i film italiani. Solo un premio a “Liberami” di Federica di Giacomo. Impressione finale: impari lotta tra obbiettivi industriali e istanze d’arte
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ULTIME DA PATRIA
PROFILI PARTIGIANI –  Da contadino sardo a Maggiore dell’esercito jugoslavo
Maurizio Orrù
La lunga storia di Giovanni Cuccu “Ivo”. Al 3° battaglione “Isonzo” per punizione, prima rifiuta la tessera del Fascio, poi diventa partigiano in Jugoslavia, infine vicecomandante del IV Battaglione della Brigata “Sercer”
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/profili-partigiani/da-contadino-sardo-a-maggiore-dellesercito-jugoslavo/
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Sicilia: quelle stragi naziste dimenticate da. patriaindipendente.it

Una pagina poco nota di storia contemporanea. 18 stragi e 64 vittime fra luglio e agosto 1943. L’uccisione dei coniugi Lombardo. Il massacro di Castiglione

Un carro armato Sherman americano sbarca su una spiaggia in Sicilia, luglio 1943. (da http://www.ilpost.it/2013/07/10/sbarco-sicilia/wwii-italy-allied-invasion/)
Un carro armato Sherman americano sbarca su una spiaggia in Sicilia, luglio 1943. (da http://www.ilpost.it/2013/07/10/sbarco-sicilia/wwii-italy-allied-invasion/)

Un aspetto interessante della recente pubblicazione sul web dell’Atlante delle stragi nazifasciste in Italia è dato dal carattere interlocutorio, volto a stimolare nuove testimonianze su episodi stragisti perpetrati in Italia durante l’occupazione tedesca. Ed è una caratteristica che si apprezza maggiornente se si guarda da una prospettiva meridionale e, per quanto riguarda la nota che segue, siciliana. È questa la parte del Paese in cui la memoria delle stragi stenta di più a travalicare l’ambito di memoria famigliare o tutt’al più locale per emergere nel discorso pubblico. Diversamente che al centro-nord dove, pur con le note difficoltà, la memoria delle stragi si sovrappone alla memoria della Resistenza, qui manca questo elemento diciamo facilitatore della contestualizzazzione. È quindi merito non trascurabile l’aver esteso così l’indagine, da ascrivere alla sensibilità del curatore Paolo Pezzino, studioso fra l’altro di storia del Mezzogiorno, oltre che alla disponibilità di un più ricco panorama di studi sulla società meridionale e la guerra.

Le schede sulle 18 stragi e 64 vittime siciliane riportate dall’Atlante (il bilancio è comunque provvisorio) non rappresentano solo un doveroso completamento della dimensione nazionale dell’indagine, ma consentono di mettere in evidenza una prospettiva un po’ diversa da quella che si ottiene analizzando le altre stragi. Gli episodi siciliani vengono percepiti e ricordati con difficoltà dalla popolazione, anche quelli in cui la brutalità si manifesta in modo più evidente, come a Castiglione, in provincia di Messina, per via della difficile percezione del ruolo del nemico e dell’amico.

Siamo nei giorni dello sbarco in Sicilia, gli Alleati ancora nemici stanno bombardando ogni angolo dell’isola, il loro arrivo è anche contrassegnato da episodi stragisti nei confronti della popolazione civile e dei prigionieri, tuttavia ben presto la popolazione li percepisce come coloro i quali porranno fine alla guerra e alla fame (questa seconda speranza in gran parte frustrata). I tedeschi sono ancora alleati, la convivenza con loro nei mesi precedenti è stata talvolta difficile fino a registrare alcuni episodi di brutalità con uccisioni, e tuttavia è nel corso dei 38 giorni successivi allo sbarco e fino alla completa occupazione alleata dell’isola che si manifesta una inattesa ferocia. Qui la dissociazione tra i reali comportamenti e gli aspetti isituzionali è notevole, dato che le autorità politiche (governo, monarchia) avrebbero denunciato l’alleanza e proclamato l’armistizio solo dopo l’avvenuta occupazione della Sicilia.

Da http://a406.idata.over-blog.com/1/15/66/74/seconda-guerra-mondiale/Sicilia-carta-sbarco-alleato-1943.jpg
Da http://a406.idata.over-blog.com/1/15/66/74/seconda-guerra-mondiale/Sicilia-carta-sbarco-alleato-1943.jpg

Gli episodi stragisti veri e propri si concentrarono nel tempo dell’occupazione e nello spazio della Sicilia orientale, con l’eccezione di Canicattì (Ag), che si trova nella Sicilia occidentale. La zona etnea fu quella con maggior numero di episodi e di vittime. Le stragi appaiono subito legate alla direttrice principale della Resistenza e della ritirata tedesca; nella maggior parte dei casi furono legate a saccheggi, furti e tentativi di violenza sulle donne, ma in altri appare chiara la reazione rabbiosa nei confronti della popolazione che accoglieva favorevolmente gli anglo-americani. Così avvenne a Canicattì, dove il 12 luglio cinque malcapitati scambiarono una retroguardia tedesca per un plotone americano; le loro manifestazioni di gioia provocarono l’immediata fucilazione. Il paese nel frattempo era sottoposto a un cannoneggiamento alleato e solo due giorni dopo, quando gli americani lo occuparono si resero responsabili della strage di sedici o diciotto civili, rei del saccheggio di un saponificio. Su tutto si stese una coltre di silenzio fino a tempi recenti, sicuramente conseguenza dello smarrimento provocato da questo susseguirsi di avvenimenti.

programma_atlante_Un altro caso riemerso di recente è quello della uccisione di due coniugi, Carmelo Lombardo e Carmela Sapuppo, e del ferimento di due loro figli nascosti in una grotta nei pressi di Lentini, mentre (era oltre la metà luglio) infuriava la battaglia sulla vicina Piana di Catania. Secondo le testimonianze raccolte da una pronipote, Letizia Ravidà, «quando sembrò che il frastuono delle bombe e dei cannoni fosse cessato il nonno Carmelo uscì a guardare. Da dentro si sentì uno sparo. Alcuni soldati tedeschi appostati davanti alla grotta avevano fatto fuoco colpendo l’uomo alla gola. In rapida sequenza la tragedia si allargò: Carmela Sapuppo, accorsa sul corpo sanguinante del marito, fu crivellata di colpi al torace e così i figli Teresa a Sebastiano, che però sopravvissero. Sul corpo esamine della bisnonna Carmela fu trovata la foto dell’altro figlio Giuseppe, militare e al fronte: la teneva stretta durante i bombardamenti, forse pensando a quali più grandi pericoli era esposto il figlio. Una piccola macchia di sangue si era depositata in corrispondenza della mano del soldato, quella che poi fu lavata e lasciò un segno sbiadito».

Quella macchia sulla foto sarebbe rimasta a futura memoria: le foto delle due vittime e del loro figlio militare incorniciate ed esposte in casa, avrebbero rivelato a Letizia il tragico episodio proprio mentre lei preparava la tesi di laurea sulla più nota rivolta antitedesca di Mascalucia del 3 agosto. Una più adeguata capacità di lettura del contesto generale consente dunque di leggere i segni di un passato sepolto che pure è paradossalmente così prossimo. D’altronde anche i fatti noti hanno sofferto di una difficoltà di lettura, come appunto Mascalucia e Castiglione (12 agosto), e molte altre uccisioni di civili nell’area etnea. Si è insistito talvolta nel voler interpretare la reazione di alcuni civili e militari alle violenze e ruberie tedesche come un inizio della Resistenza. Una conclusione affrettata che ha fatto perdere la possibilità di cogliere gli aspetti più complessi del difficile momento di crisi avviatosi in Sicilia con l’occupazione alleata. Ma soprattutto ha sortito l’effetto di non agevolare il recupero di memoria rendendo irriconoscibili agli occhi degli stessi protagonisti le violenze di cui erano stati vittime. Mentre l’avvio della Resistenza comportò delle scelte e la progressiva acquisizione di consapevolezza politica, qui rimase un senso di smarrimento e di vuoto, difficile da colmare anche negli anni successivi. Si racconta il caso del contadino che uccise un soldato tedesco che gli stava rubando il mulo. La notizia si sparse e arrivò al comandante delle truppe britanniche sopraggiunte pochi giorni dopo, che volle incontrare l’intrepido siciliano. Il contadino si presentò preoccupato di ricevere un castigo per l’uccisione; ancora incredulo raccontò di avere ricevuto le congratulazioni per il danno arrecato al nemico.

Furti e saccheggi furono la norma in quei giorni, suscitando talvolta la reazione degli interessati, e quella di Mascalucia fu la più consistente.

La lapide a ricordo della strage di Castiglione (da http://pbs.twimg.com/media/CMTJtKDWcAAEfps.jpg)
La lapide a ricordo della strage di Castiglione (da http://pbs.twimg.com/media/CMTJtKDWcAAEfps.jpg)

Le cause della strage di Castiglione, con 16 vittime, restano invece meno chiare, forse una rappresaglia tedesca a furti subiti dalle truppe in transito. In ogni caso si trattò di un attacco organizzato e non di un episodio casuale, con ufficiali al comando della colonna che il 12 agosto irruppe nell’abitato seminando morte e promettendo altrettanto ai circa 300 ostaggi. Si risolse con la trattativa grazie all’intervento di alcuni maggiorenti del paese e di una suora. Pochi giorni dopo, tra settembre e ottobre, finita la battaglia e riavviate le pubblicazioni dei giornali, i commenti che si susseguirono sui più noti di questi avvenimenti stigmatizzavano la barbarie teutonica, con accenti risorgimentali. Nessun articolo faceva riferimento al fascismo e al nazismo.

La strada per la Liberazione era ancora lunga da percorrere e difficile. La pubblicazione dell’Atlante ha ora il merito di fornire dati, che possono ridare dignità alle vittime e ai loro parenti, riconoscendo la specificità della loro condizione; ha anche il merito di consentire ipotesi interpretative e prospettive di ricerca nuove che ci aiutino a mettere in luce la profondità del coinvolgimento dei civili nella guerra.

Rosario Mangiameli, docente di Storia Contemporanea all’Università di Catania

Patria Indipendente News n. 13 del 20 giugno 2016

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IN QUESTO NUMERO:
REFERENDUM – LA RACCOLTA DELLE FIRME  
RIFORME – CHE NE PENSA FERNANDA CONTRI
IL BICAMERALISMO E LA COSTITUENTE
FEMMINICIDIO – TRACCE CULTURALI E UNA LETTERA APERTA
LA COPERTINA

IL DOLCE BALLARE SOTTO LE FIRME Natalia Marino
Un’onda di partecipazione promossa da ANPI e ARCI: Torino, Milano fino a Catanzaro passando per Reggio Emilia, Firenze, Roma, Ascoli Piceno, coinvolgendo piccoli e grandi comuni in tutta Italia, per le firme per i referendum. E si continua
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/idee/copertine/in-piazza-ballando-sotto-le-firme/
L’EDITORIALE
Essere partigiani dopo la strage di Orlando Gianfranco Pagliarulo
La strage del “Pulse” parla anche di noi, della perversa modernità del nostro tempo, il tempo dell’odio, del rancore e dell’angoscia, della comunità di clausura, della prigione in cui ci siamo reclusi pur di separarci dall’altro, chiunque esso sia, perché “nemico”
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IN PRIMO PIANO
SERVIZI – Costituzione: il “compromesso riuscito” in un Paese diviso Edmondo Montali
Nell’Italia distrutta economicamente e moralmente dalla guerra, lacerata dai rancori, i Costituenti, eletti col metodo proporzionale, garantiscono la partecipazione popolare, il riconoscimento della centralità della persona e dei suoi diritti nella Carta, che viene approvata col voto favorevole del 90% dell’Assemblea
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SERVIZI – Lettera aperta agli uomini sul “donnicidio”
Lidia Menapace
Alla base dell’uccisione di una donna in quanto donna c’è il fatto che essa è considerata una cosa, non una persona. E una cosa può essere buttata sfatta distrutta da chi ne è possessore o proprietario
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L’EMAIL
Gli odiosi attacchi ai partigiani Armando Rinaldi
Buongiorno, sono un iscritto ANPI da alcuni anni e oggi mi sono registrato alla mailing di Patria Indipendente. Scrivo solo per dare un piccolo contributo al velenoso dibattito scaturito
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SERVIZI
Quel terribile e strano omicidio Filippo Giuffrida
Jo Cox, europeista, una stella nascente del Labour, assassinata da un estremista di destra a pochi giorni dal referendum
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IN PUNTA DI PENNA – Dimmi come scrivi e ti dirò chi sei Zazie
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Caso Regeni: lo stallo e la responsabilità italiana
Riccardo Noury
Una campagna di Amnesty International. La negazione sistematica dei diritti umani in Egitto. Nessun provvedimento del Governo italiano dopo il richiamo dell’ambasciatore. Al Cairo arrestate o intimidite persone e organizzazioni attive sulla vicenda del giovane triestino assassinato
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Mein Kampf in archivio. In edicola il Diario di Anna Frank Carlo Smuraglia
Non abbiamo bisogno del testo di Hitler ad intorbidare acque, già troppo torbide, per il lavoro costante dei negazionisti e dei nostalgici, largamente presenti anche nel nostro Paese
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L’Italia tripolare in attesa dei ballottaggi G. P.
Pd, Movimento 5Stelle e destre alla prova delle amministrative: sconfitta la destra se divisa, buon risultato per Grillo, molti problemi per il Pd, deludente esito per Sinistra Italiana. Aumentano gli astenuti e c’è pure chi ne è contento
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INTERVISTE – Insensata una riforma della Carta a colpi di maggioranza e di Governo Giampiero Cazzato
La costituzionalista Fernanda Contri: il cambiamento deve essere condiviso il più possibile; per contrastare l’astensionismo la riforma è irrilevante, bisogna invece osservare scrupolosamente l’art. 54 della Costituzione
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Riforma costituzionale: perché così non va Redazionale
Una riscrittura che non piace a tanti giuristi e costituzionalisti. Ecco un breve florilegio. Una pagina facebook dal nome “Referendum costituzionale” dedicata a raccogliere le critiche alla riforma
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INTERVISTE – Stefano Cucchi, il caso non è chiuso Natalia Marino
Parla la sorella Ilaria. Novità nella requisitoria del procuratore generale Eugenio Rubolino. Le responsabilità dei medici e dei carabinieri. Il perito Franco Introna, ex massone, un passato in Alleanza Nazionale e candidato Pdl nel 2009. Il calvario della famiglia Cucchi e quello della famiglia Regeni
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I nuovi schiavi e la mafia delle campagne Giampiero Cazzato
Un illuminante rapporto dall’Osservatorio Placido Rizzotto-Flai-Cgil. Centomila lavoratori supersfruttati e più che vulnerabili. Il businnes del caporali. Il ritardo delle nuove leggi. Il “sindacato di strada”. Un fenomeno nazionale e sovranazionale
Leggi a http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/servizi/i-nuovi-schiavi-e-la-mafia-delle-campagne/
Il bicameralismo nell’Italia repubblicana: gli studi preparatori del Ministero per la Costituente Valerio Strinati
Le Commissioni di studio istituite presso il Ministero della Costituente, creato nel luglio 1945 e posto sotto la guida di Pietro Nenni. I sostenitori del bicameralismo per una seconda Camera che non fosse un semplice doppione della prima. La sinistra e le formazioni di origine cattolica
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TERZA PAGINA
ELZEVIRO – Femminicidio: tracce culturali di un fenomeno attuale Irene Barichello
Dal mito a Omero, da Draconte a Giustiniano: viaggio nella più antica e duratura forma di discriminazione umana
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CAMMIN CAPENDO – Sara nel girone della disperazione e del vuoto politico Andrea Liparoto
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Fra guerra, guerriglia e nuova vita democratica Monica Emmanuelli
L’esperienza della Zona libera partigiana del Friuli orientale in un convegno ed in una pubblicazione. Unità e divergenze fra formazioni partigiane. Le stragi dei nazifascisti. Le elezioni dei Sindaci e dei Consiglieri comunali. L’offensiva tedesca e la tragica conclusione
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PROFILI PARTIGIANI – La madre partigiana chiamata Ulisse
Salvatore Pugliese
La difficile vita di Ada Prospero Gobetti, vedova di Piero, assassinato dai fascisti. L’impegno combattente del suo unico figlio diciottenne. L’attesa di una svolta nella condizione della donna grazie alla Resistenza
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 RED CARPET –Due donne, la fuga, la cura e la solidarietà
Serena D’Arbela
“La pazza gioia”, un film di Paolo Virzì. Con Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti, Tommaso Ragno, Bob Messini, Italia 2016
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PENTAGRAMMA – Monumentale e irrefrenabile Ella Chiara Ferrari
Ella Fitzgerald a vent’anni dalla scomparsa. Le umilissime origini, la rapida ascesa, le più celebri interpretazioni. Una vocalità unica, che le permetteva di osare qualsiasi accento, qualsiasi profondità o acutezza di suono, qualsiasi stesura ritmica
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FORME – Gaudí, l’uomo che cambiò Barcellona Francesca Gentili
Una straordinaria attualità a novant’anni dalla scomparsa. Un genio “laico mistico” che plasmava la pietra, il laterizio, il ferro. Sette dei suoi capolavori nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO
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ULTIME DA PATRIA
SERVIZI – “Bene il Firma day. Continuiamo imperterriti” Carlo Smuraglia
Un sintetico bilancio della due giorni con i banchetti. La raccolta delle firme continua per tutto giugno
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SERVIZI – Aggressioni: contrastare si può, prevenire si deve Antonella De Biasi
Dalla violenza fino al femminicidio, una lunga catena di delitti prevalentemente in ambito familiare. La funzione essenziale della formazione e dei Centri antiviolenza. A Roma il paradosso del Centro “Donatella Colasanti e Rosaria Lopez” oggi a rischio di chiusura
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SERVIZI – La lunga scia di sangue delle stragi nere Claudio Vercelli
Strategia della tensione: ancora opaca una piena verità giudiziaria, ma limpida la verità storica. Le responsabilità di Ordine Nuovo e il sottobosco di attori e di interessi strutturalmente avversi all’indirizzo che la Repubblica stava assumendo. All’inizio il massacro di Portella della Ginestra il 1° maggio 1947
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CRONACHE ANTIFASCISTE – A pranzo con i partigiani Redazionale
Roma, 4 giugno: una bella iniziativa conviviale dell’ANPI di Roma, che ha riunito i protagonisti romani (e non) della lotta di Liberazione. Presente fra gli altri Aldo Tortorella
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CRONACHE ANTIFASCISTE – Scalando la montagna della parità Redazionale
“2 giugno 1946. La Repubblica, il voto alle donne e la Costituente”: a Treviglio una mostra che parte dal 1861 e racconta il difficile cammino per la conquista della piena cittadinanza delle donne
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Sul prossimo numero di Patria Redazionale
Il documento finale del Congresso e una galleria fotografica
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