Electrolux, 50 giorni in presidio | Fonte: rassegna

“Dopo oltre cinquanta giorni di presidio la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Electrolux di Forlì continua a raccogliere la solidarietà di tutto il mondo del lavoro, con un presidio permanente davanti ai cancelli che ha assunto ormai le caratteristiche di monito contro la desertificazione industriale di tutto un territorio”. Lo affermano in una nota Fim Fiom e Uilm di Forlì.

“Dal momento che è chiaro a tutti – si legge nella nota – che la vertenza di Electrolux è uno spartiacque per le relazioni e la politica industriale di questo paese, giovedì sera di fronte ai cancelli dello stabilimento su viale Bologna, a partire dalle 19.30, interverranno delegazioni dei sindacati dei metalmeccanici di un po’ tutta la Romagna: la Fiom dei territori di Cesena, Rimini e Imola, la Fim Romagna e la Uilm di Cesena”.

Intanto nello stabilimento sono avviati i preparativi per consentire a tutti i lavoratori di partecipare lunedì prossimo 7 aprile al presidio indetto dalle tre sigle davanti al ministero dello Sviluppo economico a Roma in occasione del prossimo incontro che vedrà la presenza di tutti i soggetti interessati (azienda, organizzazioni sindacali, governo e regioni). I pullman partiranno alle 9.30 di lunedì mattina proprio dal piazzale della fabbrica.

“Come Fim Fiom Uilm – conclude la nota – invitiamo i rappresentanti delle Istituzioni locali, nonché i consiglieri e parlamentari eletti nel territorio, ad essere presenti al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori”.

No Tav, fiaccolata di protesta contro l’attentato al presidio di Vaie | Autore: fabrizio salvatori da: controlacrisi.org

 

Un presidio del movimento No Tav a Vaie, in valle di Susa, e’ stato distrutto da un incendio divampato l’altra notte. Le fiamme, che sono state spente dai vigili del fuoco, si sono scatenate per cause ancora da accertare. Non e’ stato trovato alcun innesco, ma per gli esponenti del movimento No Tav “e’ doloso al cento per cento, perche’ la stufa e il frigorifero all’interno dell’edificio erano staccati da tempo”.
Gli attivisti sostengono inoltre che una delle bombole trovate in un gabbiotto a una decina di metri dalla struttura non fosse loro e che sia stata posizionata forse con l’intento che esplodesse a causa delle fiamme. La circostanza e’ al vaglio dei carabinieri, che stanno indagando sull’eventuale dolo e hanno acquisito i filmati di due telecamere, la cui analisi avverra’ nelle prossime ore.
Il movimento No Tav, che ha convocato una conferenza stampa davanti al presidio bruciato “per mano mafiosa”, sostengono ha indetto una fiaccolata per questa sera e chiede indagini rapide e a tappeto. “Quello andato a fuoco – ricorda il leader Alberto Perino – e’ il nostro terzo presidio dopo quelli di Bruzolo e Borgone di Susa, bruciati il 16 e il 23 gennaio 2010. Le indagini per entrambi gli episodi sono state archiviate, cosi’ come verra’ archiviata anche questa. Non abbiamo nessuna fiducia nella magistratura”. Dello stesso tono Ivan Della Valle, deputato del Movimento 5 Stelle che ha portato la solidarieta’ dei ‘grillini’ ai No Tav: “Ora – sostiene – il procuratore Gian Carlo Caselli organizzi perquisizioni alle 5 del mattino (come avvenuto per alcuni militanti no Tav, ndr) anche per questo episodio, altrimenti significa che la Procura di Torino ha due pesi e due misure quando si parla del movimento No Tav”.
Gli attivisti si dicono pronti a ricostruire il presidio, costruito nel 2010 con l’autorizzazione del Comune, una volta che l’area verra’ dissequestrata. “E’ stato per puro caso – sostiene Maurizio Piccione, attivista No Tav – che stanotte nessuno dormisse li’. Avrebbero dovuto esserci alcuni attivisti provenienti da Pesaro, ma avevano disdetto la partecipazione all’ultimo momento”.
Solidarieta’ al movimento No Tav e’ arrivata anche da politici storicamente avversi, come Stefano Esposito (Pd), per cui “chi ha bruciato il presidio e’ un delinquente”, e Osvaldo Napoli (Pdl), che pero’ non condivide la linea del Movimento 5 Stelle. Solidarietà rispedita al mittente con una dedica speciale:”Sono responsabili morali di quello che e’ accaduto”.
La solidarietà del Prc Piemonte