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Roma, domenica 13 novembre, Teatro Vittoria, ore 10
LE RAGIONI DEL NO
Con Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Curzio Maltese, Paolo Flores d’Arcais…
REFERENDUM
Di Matteo: “Parlamento eletto con legge incostituzionale
non è legittimato a modificare la Costituzione”
di Nino Di Matteo
“Altro che cambiare la Costituzione, va applicata senza indugi!”. Il pm antimafia di Palermo denuncia le falsità e le mistificazioni della Renzi-Boschi, una riforma che ha come reale obiettivo quello voluto dalla P2 di Licio Gelli: “favorire il potere esecutivo a scapito del legislativo e del giudiziario” trasformando così la democrazia in una “sorta di dittatura dolce fondata non sulla sovranità popolare ma sul potere oligarchico della finanza e dell’economia”.
Settis: “Una pessima riforma che non affronta i veri problemi del Paese”
di Salvatore Settis
Ritengo necessario pronunciare un energico “No” alla riforma costituzionale – caratterizzata da numerose storture, improprietà e forzature – voluta da un governo che intanto nulla fa per attuare gli articoli della Costituzione fino a oggi rimasti lettera morta.
Medicina Democratica: le modifiche costituzionali sono atti insalubri di Medicina Democratica
La legge Boschi e la riforma elettorale hanno lo stesso obiettivo: modificare le basi della Repubblica democratica non per rendere più efficienti le istituzioni ma per introdurre una sorta di “premierato” del Presidente del Consiglio. Una deriva autoritaria che dobbiamo contrastare votando “No”.
ARTICOLI
Il tradimento della sinistra di Sergio Cesaratto
Il necessario recupero delle politiche nazionali d’intervento pubblico come asse della sinistra. È la tesi centrale del volume “La scomparsa della sinistra” di Aldo Barba e Massimo Pivetti (Imprimatur). Un testo prezioso che denuncia limiti ed errori di una sinistra, italiana e non solo, ormai da tempo considerata dai ceti popolari come propria nemica.
Colpevolizzare le vittime. La reazione degli islamisti a un film sui non credenti di Marieme Helie Lucas
La messa in onda sulla tv britannica del film “Islam Non-Believers” (I non credenti dell’Islam) ha provocato le proteste degli integralisti. Proteste che preparano il terreno affinché un’eventuale “reazione” brutale, quella minacciata contro i giovani atei, sia giudicata “legittima” da quelli che dovrebbero essere i nostri alleati, ovvero le organizzazioni di sinistra e quelle in difesa dei diritti umani, sulla base del perverso e pericoloso argomento del “in fondo però se la sono cercata”.
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