Sanità, portavano pazienti dal pubblico al privato Arrestati in cinque, c’è cugino di Messina Denaro da: meridionews.it

Redazione 18 Ottobre 2016

Cronaca – L’operazione della guardia di finanza si chiama significativamente «Bloody money», «soldi insanguinati». Disposti gli arresti domiciliari per cinque soggetti, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e all’abuso d’ufficio. Tra questi anche un soggetto legato a un noto latitante di mafia In aggiornamento

All’alba di questa mattina i finanzieri del comando provinciale di Catania, a conclusione di un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia etnea, hanno condotto agli arresti domiciliari cinque persone, tra dirigenti medici e imprenditori del settore sanitario. Tra loro c’è Francesco Messina Denaro, procuratore speciale della Diaverum Italia Srl e cugino del latitante di Cosa nostra Matteo Messina Denaro. Una legame di parentela lontano, secondo quanto riferiscono gli inquirenti, essendo i rispettivi nonni – Francesco e Salvatore – fratelli.

Nella lista delle persone coinvolte ci sono anche Salvatore Guarino e Carmelo Papa rispettivamente amministratore di fatto e di diritto del centro privato di dialisi le Ciminiere srl. Due i medici indagati: Giorgio Leone ed Elvira Sicurezza in servizio rispettivamente nel reparto di Nefrologia e Dialisi degli ospedali Garibaldi e Vittorio Emanuele di Catania.

Secondo le accuse gli arrestati sviavano pazienti dal settore pubblico a quello privato, per effettuare operazioni di dialisi, costituendo una vera e propria associazione delinquere finalizzata al compimento dei reati di corruzione e abuso d’ufficio. Le indagini si riferiscono a un periodo compreso tra il luglio del 2014 e l’aprile del 2015. Al centro del presunto circuito corruttivo ci sarebbero state le società Diavereum Italia e le Ciminiere, destinati privilegiati, secondo gli inquirenti, dei pazienti dialitici. Un vero e proprio sistema che avrebbe garantito da un lato l’erogazione di contributi pubblici pari a 40mila euro per paziente e dall’altro la progressiva acquisizione di un ruolo dominante nel mercato della Sicilia orientale da parte delle due ditte.

Autore: redazione Sanità/legge di bilancio, protesta della Cgil: “Non si spacci per aumento un ulteriore taglio” da: controlacrisi.org

Se saranno confermate le indiscrezioni sulla prossima Legge di Bilancio, nel 2017 il Fondo (o Fabbisogno) Sanitario Nazionale anziché essere di 113,063 miliardi di euro “scenderà a 112 miliardi. Non si spacci come aumento un ulteriore taglio”. Così Stefano Cecconi, responsabile Politiche della Salute della Cgil nazionale. “Rispetto al 2016 – spiega il dirigente sindacale – sarebbe così dimezzato l’atteso aumento del FSN, che passerebbe da 111 a 112 miliardi (appena +0,9%). Verrebbe meno il finanziamento minimo previsto dall’Intesa Stato Regioni del 7 settembre scorso, fissato dalla legge, per l’adozione dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza”.”Ci si può accontentare come fa qualcuno, sulla linea del ‘meglio poco che niente’, ma – conclude Cecconi – non si può spacciare per aumento un ulteriore taglio del finanziamento su cui si basa, ex lege, la programmazione del Servizio Sanitario Nazionale per garantire la tutela della salute e le cure ai cittadini”

Anpinews n. 219

Su questo numero di ANPInews (in allegato):

 

 

ARGOMENTI

 

Notazioni del Presidente Nazionale ANPI, Carlo Smuraglia:

 

 

Ancora su campagna referendaria, libertà di opinione e sensibilità istituzionale

 

Verso la fase conclusiva della campagna referendariaanpinews-n-219