Autore: fabrizio salvatori Sanità, Renzi sulla via dei tagli al Fondo nazionale, la denuncia della Cgil. I medici ospedalieri chiedono un incontro urgente da: controlacrisi.org

“Se saranno confermate le indiscrezioni sulla prossima Legge di Bilancio, nel 2017 il Fondo (o Fabbisogno) Sanitario Nazionale anziché essere di 113,063 miliardi di euro scenderà a 112 miliardi. Non si spacci come aumento un ulteriore taglio”. Così Stefano Cecconi, responsabile Politiche della Salute della Cgil nazionale.”Rispetto al 2016 – spiega il dirigente sindacale – sarebbe così dimezzato l’atteso aumento del FSN, che passerebbe da 111 a 112 miliardi (appena +0,9%). Verrebbe meno il finanziamento minimo previsto dall’Intesa Stato Regioni del 7 settembre scorso, fissato dalla legge, per l’adozione dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza”.

“Ci si può accontentare come fa qualcuno, sulla linea del ‘meglio poco che niente’, ma – conclude Cecconi – non si può spacciare per aumento un ulteriore taglio del finanziamento su cui si basa, ex lege, la programmazione del Servizio Sanitario Nazionale per garantire la tutela della salute e le cure ai cittadini”.

Anche le organizzazioni sindacali rappresentative dei medici, veterinari e dirigenti sanitari del Servizio Sanitario Nazionale esprimono forte preoccupazione per le anticipazioni di stampa relative ai contenuti della legge di stabilità 2017 che il Governo si appresta a presentare in Parlamento. Tre i temi al centro dell’attenzione: il finanziamento del FSN che, se al di sotto di quanto previsto dal DPEF, non sarà sufficiente a far fronte ai costi dei nuovi LEA e delle innovazioni tecnologiche ed organizzative; il rinnovo dei contratti di lavoro, il cui esiguo finanziamento rende impossibile vincere l’annunciata sfida del merito e della produttività; infine, gli impegni alla stabilizzazione dell’attuale precariato e a colmare le carenze attuali e future di medici, “elemento insostituibile della sanità pubblica, con nuove ed urgenti assunzioni”.

Hanno pertanto chiesto a Governo e Regioni un incontro urgente prima che il provvedimento inizi l’iter parlamentare, al fine di approfondire gli aspetti legati agli investimenti nel settore sanitario e nelle sue risorse umane “e scongiurare ogni tentativo di ulteriore definanziamento e demotivazione dei professionisti che operano al suo interno”.

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