“In Italia ci sono circa 4000 suicidi ogni anno”. Maurizio Pompili, medico, psichiatra e responsabile del Servizio per la Prevenzione del Suicidio dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma è molto preciso con i numeri e parla senza remore di situazione allarmante.
“Abbiamo osservato un aumento nei tempi piu’ duri della crisi economica, con un incremento del 12% tra i maschi tra i 25 e i 69 anni” dichiara inoltre il medico, che dirige i lavori del convegno internazionale di suicidologia e salute pubblica in corso alla Sapienza, e seguito dall’agenzia Dire.
Nel resto del mondo, dichiara ancora l’esperto, ci sono circa 880mila suicidi all’anno, con tassi allarmanti in Asia, Ex-Unione Sovietica, Cina e Giappone. Anche in Europa del Nord tassi superiori ai nostri, ma, indipendentemente da questi,
l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ richiama tutti gli stati membri ad assumere misure preventive.Tra i temi affrontati nel corso delle due giornate il ruolo che l’alimentazione svolge nella salute mentale. Dati sempre piu’ convincenti evidenziano la funzione di una dieta appropriata anche nella gestione dei disturbi psichiatrici. I meccanismi
attraverso i quali la nutrizione puo’ impattare sulla salute mentale sono vari e oggi sempre piu’ studiati dalla psichiatria.
Infatti, educare la popolazione e i pazienti e’ importante per promuovere e migliorare il benessere psicologico. In questo ambito i cosiddetti nutraceutici, ossia formulazioni che combinano la nutrizione e la farmacologia hanno il potenziale per contribuire alla gestione dei disturbi mentali. Molti nutrienti hanno un chiaro collegamento con la salute del cervello, tra cui: omega-3, vitamine del gruppo B (in particolare acido folico e B12), la colina, ferro, zinco, magnesio, S-adenosilmetionina (SAMe), la vitamina D, e amminoacidi.
“Abbiamo osservato un aumento nei tempi piu’ duri della crisi economica, con un incremento del 12% tra i maschi tra i 25 e i 69 anni” dichiara inoltre il medico, che dirige i lavori del convegno internazionale di suicidologia e salute pubblica in corso alla Sapienza, e seguito dall’agenzia Dire.
Nel resto del mondo, dichiara ancora l’esperto, ci sono circa 880mila suicidi all’anno, con tassi allarmanti in Asia, Ex-Unione Sovietica, Cina e Giappone. Anche in Europa del Nord tassi superiori ai nostri, ma, indipendentemente da questi,
l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ richiama tutti gli stati membri ad assumere misure preventive.Tra i temi affrontati nel corso delle due giornate il ruolo che l’alimentazione svolge nella salute mentale. Dati sempre piu’ convincenti evidenziano la funzione di una dieta appropriata anche nella gestione dei disturbi psichiatrici. I meccanismi
attraverso i quali la nutrizione puo’ impattare sulla salute mentale sono vari e oggi sempre piu’ studiati dalla psichiatria.
Infatti, educare la popolazione e i pazienti e’ importante per promuovere e migliorare il benessere psicologico. In questo ambito i cosiddetti nutraceutici, ossia formulazioni che combinano la nutrizione e la farmacologia hanno il potenziale per contribuire alla gestione dei disturbi mentali. Molti nutrienti hanno un chiaro collegamento con la salute del cervello, tra cui: omega-3, vitamine del gruppo B (in particolare acido folico e B12), la colina, ferro, zinco, magnesio, S-adenosilmetionina (SAMe), la vitamina D, e amminoacidi.
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