L’osservatorio Tav Torino-Lione dovrà trovare una nuova sede. A dirlo sono i quotidiani locali e una lapidaria missiva inoltrata al commissario Foietta da Dimitri De Vita consigliere del m5s della città metropolitana di Torino su mandato della neo sindaca del capoluogo piemontese Chiara Appendino. La convenzione sarebbe scaduta a dicembre.
Dopo la vittoria elettorale che ha di fatto scalzato il PD, partito degli “affari sitav”, dalla città e dai centri di potere arrivano i primi segnali di discontinuità. Nella città simbolo dell’inutile opera resta orfana di sede la cabina di regia dei peggiori affari pubblici del nord-ovest italiano.Insieme all’osservatorio dovrà trovare una nuova sede anche il commissario governativo che senza interlocutori territoriali si dice pronto (così le dichiarazioni a mezzo stampa) anche a salire su di un camper. Sicuramente non pochi pruriti ha sollevato la decisione con il senatore PD Esposito che si dichiara allibito e il suo compare Osvaldo Napoli PDL che lo spalleggia nelle dichiarazioni rilanciando sull’inarrestabilità dell’opera. Inizia dunque una fase di incertezza e di cambiamento che vede il movimento No Tav in grande forma dopo l’estate di lotta e gli attori istituzionali sempre più in difficoltà.
Dopo la vittoria elettorale che ha di fatto scalzato il PD, partito degli “affari sitav”, dalla città e dai centri di potere arrivano i primi segnali di discontinuità. Nella città simbolo dell’inutile opera resta orfana di sede la cabina di regia dei peggiori affari pubblici del nord-ovest italiano.Insieme all’osservatorio dovrà trovare una nuova sede anche il commissario governativo che senza interlocutori territoriali si dice pronto (così le dichiarazioni a mezzo stampa) anche a salire su di un camper. Sicuramente non pochi pruriti ha sollevato la decisione con il senatore PD Esposito che si dichiara allibito e il suo compare Osvaldo Napoli PDL che lo spalleggia nelle dichiarazioni rilanciando sull’inarrestabilità dell’opera. Inizia dunque una fase di incertezza e di cambiamento che vede il movimento No Tav in grande forma dopo l’estate di lotta e gli attori istituzionali sempre più in difficoltà.
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