La corruzione in sanità da: ndnoidonne

La corruzione costa circa 5 miliardi di euro l’anno su un bilancio di poco più di 100 miliardi. Come è possibile un tale scempio delle risorse pubbliche? ….

Michele Grandolfo

La corruzione costa circa 5 miliardi di euro l’anno su un bilancio di poco più di 100 miliardi. Come è possibile un tale scempio delle risorse pubbliche? 

Si accusano i politici di tale misfatto. Certamente chi ha responsabilità politica di governo e di controllo deve renderne conto.
Per comprendere le cause dietro le cause è necessario considerare che circa un quarto del bilancio complessivo è assorbito da interventi diagnostico terapeutici inappropriati o inutili che comportano sempre danni, iatrogeni, senza alcun beneficio alternativo che li giustifichi. Danni iatrogeni che comportano costi aggiuntivi.
La sostenibilità del servizio sanitario pubblico viene messa in discussione da entrambi i fenomeni ma le soluzioni che si prospettano, come le privatizzazioni e le assicurazioni, faranno cadere dalla padella alla brace: maggiori costi e peggiori esiti di salute, come l’esperienza degli Stati Uniti dimostra (15% del Pil e i peggiori indicatori di salute del mondo industrializzato).
Il ricorso a interventi inutili e inappropriati potrebbe essere contrastato per buona parte da una sistematica valutazione degli esiti di salute, attraverso opportuni indicatori di qualità. Dovrebbe essere interesse dei professionisti che dichiarano di agire secondo scienza e coscienza pretendere la valutazione della qualità per avere strumenti per l’aggiornamento professionale e per il progresso delle conoscenze. La valutazione della qualità dovrebbe essere alla base della progettazione operativa dei sistemi e delle procedure: quali obiettivi raggiungere, con quali attività rivolte a chi e come, dove, quando, con quali risorse. Un tale approccio taglierebbe le gambe in modo sostanziale alla corruzione.
Un esempio paradigmatico degli sprechi e della corruzione si ha nel percorso nascita. Basterebbe potenziare e riqualificare i consultori familiari e il ruolo centrale delle ostetriche come indicato dal Progetto Obiettivo Materno Infantile (varato nel 2000 e oggi quanto mai attuale) e promuovere l’assistenza autonoma delle ostetriche nel travaglio, parto e puerperio per avere enormi vantaggi di salute con enormi risparmi di risorse. Il percorso nascita è cartina di tornasole del funzionamento dei servizi sociosanitari, non fosse altro perché prevalentemente si ha a che fare con la fisiologia e gli interventi debbono ridursi allo stretto indispensabile per valorizzare appieno le competenze delle donne e delle persone che nascono, così da ottenere i migliori esiti di salute. Gli interessi autoreferenziali pongono un freno a tale prospettiva ed è tempo che le persone e le comunità prendano coscienza che è loro diritto verificare che le risorse messe a disposizione con le tasse producano migliore salute apprezzabile con opportuni indicatori.
Cominciare dal percorso nascita è la carta vincente, ora che le donne riprendono la parola a denunciare i fenomeni di violenza ostetrica: servono, tanto per cominciare, le linee guida per l’intrapartum e il puerperio elaborate dal Piano Nazionale Linee Guida, norme per il ricettario ostetrico, norme per il rimborso del parto a domicilio, aperture di case di maternità e di reparti nei centri nascita ospedalieri a conduzione autonoma delle ostetriche. Sarebbe l’inizio del cambiamento.

Contratti, le tute blu non vanno in ferie. Fim, Fiom e Uilm rilanciano la mobilitazione. Lettera e incontri con le forze politiche da: controlacrisi.org

Sciopero di 4 ore a livello territoriale e blocco a oltranza degli straordinari in tutte le fabbriche. Riparte la mobilitazione di Fim Fiom e Uilm per sciogliere la trattativa sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici. I nodi al pettine sono il salario e il nuovo modello contrattuale presentato da Federmeccanica: aumenti in busta paga
legati solo a contrattazione aziendale e produttività, ad eccezione del recupero di inflazione per quel 5 per cento di tute blu sotto al salario minimo di garanzia.In una conferenza stampa organizzata ieri a Roma i segretari generali di Fiom, Fim e Uilm, Maurizio Landini, Marco Bentivolgli e Rocco Palombella hanno annunciano “l’invio di una lettera a tutte le forze politiche e alle istituzioni per illustrare le ragioni dei metalmeccanici. Incontri con tutte le forze politiche e con le Istituzioni a livello nazionale e locale. Iniziative e incontri informativi rivolte alla stampa e ai media, anche a livello locale.

Sono previste riunioni delle segreterie unitarie Fim-Fiom-Uilm territoriali per la programmazione e la gestione delle iniziative e attivi unitari dei delegati a livello territoriale. Proclamazione del blocco degli straordinari e della flessibilità nelle aziende metalmeccaniche. Proclamazione di ulteriori 4 ore di sciopero da
effettuarsi a livello articolato territoriale, a completamento del pacchetto delle ore già proclamate, con iniziative esterne e presìdi da svolgersi dinanzi ai luoghi di lavoro e sul territorio, per raggiungere la più ampia visibilità della vertenza contrattuale dei metalmeccanici e la diffusione di materiale informativo sulla lotta
per il contratto nazionale dei metalmeccanici”.Per quanto riguarda la stampa, continua a quanto pare il disinteresse per la mobilitazione dei metalmeccanici. Un “silenzio” denunciato di nuovo ieri dai leader sindacali durante la conferenza stampa.

“Esprimiamo tutto il nostro sostegno alle nuove iniziative di mobilitazione promosse dai sindacati per il contratto dei metalmeccanici – si legge in una nota a firma di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, e Roberta Fantozzi, responsabile nazionale Lavoro di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea – con il blocco degli straordinari, gli scioperi e i presidi. Battere il disegno di Federmeccanica e Confindustria di smantellare il contratto collettivo nazionale, per mettere in competizione i lavoratori l’uno con l’altro e diminuire ulteriormente i salari, e’ una priorita’. Vergognoso che il governo Renzi faccia parte integrante di questo fronte padronale antisindacale. Il governo impari qualcosa dalla scoppola presa nelle elezioni amministrative e firmi immediatamente il Contratto di lavoro dei pubblici dipendenti, smettendola di fare il servo sciocco di Confindustria.

Per la difesa del Contratto Nazionale di lavoro, Rifondazione Comunista appoggera’ tutte le iniziative che saranno messe in campo nelle prossime settimane.

No Tav, Forenza presenta una interrogazione sul caso della studentessa condannata per la tesi sulla Val Susa da: controlacrisi.org

Eleonora Forenza, eurodpeutata dell’Altra Europa – gruppo GUE/ NGL, annuncia di voler presentare al più presto un’interrogazione alla Commissione Europea dopo la condanna di Roberta Chiroli, 29enne ex studentessa all’Università Ca’ Foscari di Venezia, condannata a due mesi di reclusione con rito abbreviato per aver partecipato a una manifestazione No Tav, nell’ambito di una sua ricerca sul movimento valsusino.«E’ assurdo – dichiara Forenza – che la criminalizzazione del movimento che giustamente si oppone alla Tav arrivi perfino a negare il diritto di studio e di ricerca. Condannare chi partecipa a manifestazioni vuol’essere un deterrente per chi protesta? Siamo ancora in uno stato di diritto? La Val Susa viene usata sempre più come laboratorio per la repressione di Stato. Per questo chiederò conto alla Commissione Europea di quest’ennesimo, vergognoso, episodio».

Messico, la polizia spara ai maestri, dieci morti da: ilmanifesto.info

Geraldina Colotti | ilmanifesto.info

21/06/2016

La polizia spara, in Messico, contro i maestri che manifestano a Oaxaca, nel sud del paese. Secondo il bilancio ufficiale, vi sarebbero 6 morti, 51 feriti e 25 detenuti. Le cifre delle organizzazioni popolari parlano invece di 10 morti, oltre un centinaio di feriti e di arresti indiscriminati. I maestri hanno pubblicato i nomi di 9 persone uccise, la decima non è stata ancora identificata.

La polizia ha ammesso di aver usato armi da fuoco nella notte di domenica, ma ha accusato i maestri di aver sparato per primi e di essere “infiltrati da gruppi radicali”. I manifestanti hanno invece denunciato la presenza di cecchini e di agenti con armi di grosso calibro fin dall’inizio della mobilitazione. Con fotografie e testimonianze hanno smontato la versione della polizia, secondo la quale “solo alla fine, quando già gli agenti si stavano ritirando” sarebbe arrivato un “gruppo di appoggio della Polizia federale che portava armi di grosso calibro”.

Sabato scorso, i maestri della Coordinadora Nacional de Trabajadores del Estado (Cnte) di Oaxaca hanno realizzato marce e vari blocchi stradali in diversi punti della strada statale, appoggiati da operai studenti e altri settori sociali, colpiti dalle politiche neoliberiste di Henrique Pena Nieto. Prima degli scontri di domenica, 500 maestri sono stati attaccati da 800 effettivi della Polizia federale a Salina Cruz, Oaxaca, e hanno denunciato “la guerra sporca” delle autorità locali nei loro confronti, condotta attraverso false informazioni.

Dal 15 maggio, la Coordinadora è sul piede di guerra in difesa della scuola pubblica, e ha realizzato presidi e marce anche nella capitale, appoggiate dalle organizzazioni degli studenti e dei familiari. Nonostante la linea dura scelta dalle autorità statali e federali che hanno minacciato di sostituire i docenti in lotta, in alcuni stati lo sciopero ha interessato il 95% degli istituti prescolari, elementari e secondarie.

La Cnte ha una grande forza di mobilitazione, cresciuta nel corso degli anni. Conta circa 200.000 iscritti in tutto il Messico, 80.000 dei quali solo in Oaxaca. E’ uno dei sindacati latinoamericani più combattivi che sta portando avanti una lotta per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro della categoria, ma raccoglie anche istanze politiche più generali che premono per una profonda riforma strutturale.

Con il pretesto di “alzare la qualità educativa del paese”, la riforma educativa del 2013, promossa da Pena Nieto, ha imposto la valutazione obbligatoria dei maestri come condizione per l’accesso al lavoro, a un miglior salario e ad avanzamenti di carriera e per la loro permanenza nel sistema educativo. I docenti chiedono, fra l’altro, di derogare a questa disposizione, che ha provocato migliaia di licenziamenti (e 9.000 posti di lavoro sono a rischio).

Centinaia di intellettuali e movimenti sociali del Messico e di diversi altri paesi (dall’America latina agli Stati uniti all’Europa) hanno sottoscritto un appello per appoggiare le rivendicazioni dei maestri. Il documento afferma di aver verificato l’esistenza di “una campagna di discredito” proveniente da vari fronti contro gli insegnanti che contestano la riforma e chiedono prima di tutto un tavolo di dialogo. Rigetta “la brutale repressione che il governo federale sta attuando contro maestre e maestri messicani”, chiede a Pena Nieto di rispondere alle “giuste rivendicazioni” della Cnte, di “liberare i prigionieri politici” e di garantire la sicurezza “delle migliaia di persone che si sono mobilitate contro la riforma educativa”.
Cancellare il diritti legittimo alla protesta sociale – dice il documento – “è senz’altro la caratteristica principale di uno Stato autoritario”.

La Città Felice, La Ragna-Tela e il Comitato delle e degli abitanti Domenica 26 giugno 2016 alle ore 19.00 Invitano al 14° pomeriggio di bellezza in Piazza Federico di Svevia: Catania non è frontiera

La Città Felice, La Ragna-Tela e il Comitato delle e degli abitanti
Domenica 26 giugno 2016 alle ore 19.00
Invitano al
14° pomeriggio di bellezza in Piazza Federico di Svevia:
Catania non è frontiera

Intervengono: Mirella Clausi, Mario Bonica, Alfonso Di Stefano, Giusi Milazzo, Oriana Cannavò, Nino De Cristofaro, Anna Di Salvo, Rosaria Scolla, Biagio Tinghino, Elvira Tomarchio, Roberto Ferlito.
Nel corso della manifestazione verranno allestite le performance artistiche “Catania non è frontiera” “Una pace di luce” “Pretese femminili che scorrono” “Le tavole per le donne per Catania” “Ricamiamo parole di pace”.
Infine danze e musiche “maori” vivacizzeranno la serata, quali espressione di forza e coesione tra le e i presenti e…..
dolci e bevande allieteranno bambine e bambini.