SCIABOLATE. MARIA ELENA BOSCHI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI da: alganews

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DI LUCIO GIORDANO

Ohibò, Maria Elena ha perso la trebisonda. Sempre più nervosa , sempre più scura in volto, la Boschi ha dimenticato  il candore dei giorni migliori e ormai non passa comparsata che non sferri attacchi a testa bassa ai suoi avversari politici  e contro chi non la pensa come lei. L’aveva fatto giorni fa a 8 mezzo contro il malcapitato Ferruccio De Bortoli, il quale  aveva risposto per le rime. E ricapitato, ieri a Desenzano del Garda. La osservo da un po’. Lineamenti tirati, nessun lampo di candore, niente sorrisi. Alice non abita più qui, verrebbe da dire.

Sulla sponda lombarda del lago, la ministra ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, in difesa del suo partito prendendosela con  Fratoianni and company:  “Sappiamo che parte della sinistra non voterà le riforme costituzionali e si porranno sullo stesso piano di Casa Pound e noi con Casa Pound non votiamo”. Mentre scandiva le parole sembrava serena ma in realtà schiumava rabbia. Comprensibile tutto questo, per carità, in particolar modo dopo lo scandalo Banca Etruria in cui è coinvolto il suo papà. Ma la cosa dispiace ugualmente.

Vorremmo ricordare alla Boschi che arrabbiarsi fa male al cuore, Alza i livelli di colesterolo e la pressione. Calma, dunque, Maria Elena. E come faceva una volta,  sorrida di più, che la vita è bella . Ah, solo una cosa, per la precisione. La sinistra non vota come Casapound, ma come l’Anpi, l’associazione nazionale dei partigiani. Il suo partito, quello renziano, con la destra radicale invece ci governa. E governa anche con un signore condannato a due anni per evasione fiscale e con un partito in cui l’elenco degli indagati è lungo una quaresima. Non so se mi sono spiegato.

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