Festa dei fiori di Acireale: su facebook si infiamma il dibattito della politica regionale da: urlo.info\it

PiazzaDuomo di Acireale

Acireale – Sembra non trovare pace la festa dei fiori che si svolgerà ad Acireale nei giorni compresi fra il 23, 24 e 25 aprile. Il pomo della discordia fra le fazioni politiche è sempre lo stesso: la coincidenza della festa nazionale della Liberazione con la ricorrenza acese denominata festa dei fiori.

In contemporanea con l’assemblea pubblica dell’Anpi (associazione nazionale partigiani italiani) che ieri si è tenuta nella sala conferenze dell’ex angolo di paradiso della villa Belvedere di Acireale, iniziativa che ha visto la partecipazione anche di deputati e senatori nazionali, la situazione è stata al centro di un vivace scambio di opinioni fra alcuni politici regionali.

In ordine di tempo la prima reazione politica è stata quella di Nicola D’Agostino, deputato regionale acese di Sicilia Futura. Attraverso il proprio profilo facebook D’Agostino dichiara:

“COME ONOREREMO IL 25 APRILE

Il 25 aprile notoriamente ad Acireale è sempre stato dimenticato: per distrazione, per volontà, per noia. Mai nessuno ha reclamato o protestato: non lo ha mai fatto l’Anpi (associazione alla memoria), nè mai i partiti di sinistra mi pare abbiano organizzato cosa (almeno non che io ricordi negli ultimi 40 anni, dal Pci al Pd).

D’altra parte è sempre stata giornata di scampagnata. Occasione utile per gli studenti per una vacanza, per tutti comunque per rilassarsi e divertirsi. Dunque: il 25 aprile è stato sempre giorno di festa. Più o meno consapevole, ma festa. Infatti è denominata “Festa del 25 aprile”, e dunque quando è festa che si fa? Si mangia, si fa turismo, ci si diverte, si ride, si ascolta musica, si va al cinema. Si fanno cioè cose frivole e leggere. Cose del genere, insomma, cose umane, cose che gli umani che vogliono onorare resistenza e liberazione dal fascismo hanno praticato per oltre 60 anni.

Improvvisamente però, da quando Cambiamo Acireale governa la città, viene rimproverato alla classe politica l’assenza di una iniziativa ad hoc. Ma devo dire che ci può stare ed infatti cosa fa l’Amministrazione Barbagallo? Dedica, in pieno centro storico non in periferia, una piazza alla memoria. Che verrà inaugurata giorno 25 aprile con una sobria e solenne manifestazione.

Dopo di che si decide di organizzare anche la Festa dei Fiori (dunque una festa) nel weekend precedente e fino alla sera del 25, chè secondo noi ci sta non bene, ma benissimo! Eppure ecco montare il senso dell’offesa, che pervade gente che normalmente va in scampagnata, chessò alla ottima manifestazione del BasulaFest (altra festa logicamente), alla quale io per esempio ho sempre preso parte, epperò no, ad Acireale non si deve, non si può, perché l’idea gentile dei carri infiorati che sfilano è oltraggiosa!

Mavalà! Ma finitela! Bigotti ed ipocriti! Peggio dei peggiori conservatori, nemmeno la religione cattolica arriva a tanto quando, pure e giustamente se necessario, il carnevale sconfina nella quaresima a causa del maltempo!

La verità è che siete antichi, pretestuosi, invidiosi, senza argomenti, retorici da far vomitare, con quei quattro deputati nazionali al seguito che neppure capiscono quanto siano ridicoli.

Noi invece siamo coraggiosi (o politicamente scorretti, se così volete definirci) e ne siamo fieri: abbiamo il coraggio di fare Festa quando è Festa e di farla con i contenuti. Altro che preoccupati, più monta la polemica e meglio è per noi, per Acireale e per la Festa dei fiori. Con buona pace di chi ama i funerali”.

Qualche ora più tardi, sempre attraverso il noto social network, si registra la replica a D’Agostino da parte della deputata regionale del PD Concetta Raia che afferma:

“L’on D’Agostino e il sindaco di Acireale dott. Barbagallo, hanno perso una buona occasione per stare zitti. Offendere e sbeffeggiare chi difende il 25 aprile è assolutamente inaccettabile. Grazie ANPI. grazie CGIL, grazie ai PARLAMENTARI che hanno scelto di difendere questa bellissima e importantissima giornata”.

Al dibattito partecipa anche Giacomo Rota, segretario della Camera del Lavoro di Catania che dice:

“Leggo con grande dispiacere che l’Anpi di Catania e la Cgil provinciale vengono, insieme ai Parlamentari che ne difendono la posizione sulla tutela del 25 Aprile Festa della Liberazione e non festa o carnevale dei fiori come il sindaco di Acireale pensa, insultati chiamandoli ridicoli e bigotti sulla pagina Facebook dell’onorevole Nicola D’Agostino, lo leggo e ne rimango veramente scandalizzato!!!!
Ebbene anch’io sono ridicolo e bigotto e difendo il 25 Aprile e la Resistenza !!!
Barbagallo e D’Agostino si scusino e si fermino non oltraggiando il 25 Aprile e la Resistenza!
Ora e sempre Resistenza!!!”

Con una nota ufficiale pubblicata sulla propria pagina ufficiale su facebook, l’Anpi Catania ha espresso la propria posizione sulle dichiarazioni di Nicola D’Agostino:

“L’ANPI Provinciale Catania apprende che il deputato regionale Nicola D’Agostino definsce tutti coloro che si richiamano al 25 Aprile e alla festa della Liberazione ridicoli e bigotti.
Ci dispiace che un rappresentante delle istituzioni usi questo linguaggio ricordiamo al deputato che lui ricopre quel posto grazie alla Resistenza e alla lotta di Liberazione.
Disprezzando questi valori disprezza se stesso e la carica che ricopre.
La presidente Santina Sconza”.

Infine, nel corso della mattinata odierna la sezione acese dell’Anpi ha voluto fare alcune ulteriori precisazioni sulla vicenda:

“La sezione Anpi di Acireale – si legge nella nota ufficiale – esprime solidarietà ai deputati Luisa Albanella, Giovanni Burtone, Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino per i volgari attacchi subiti da D’Agostino. Il ruolo di un parlamentare si esprime attraverso la rappresentanza e per mezzo di interrogazioni, interpellanze, ecc. Ma, evidentemente, c’è anche chi gestisce il ruolo istituzionale con l’unico obiettivo di perpetrare arrogantemente la logica del potere per il potere. I valori democratici conquistati tramite la lotta di Resistenza vanno coltivati giorno dopo giorno e questa vicenda e i toni squadristi di D’Agostino e sodali lo dimostrano ampiamente. ORA E SEMPRE RESISTENZA”.

Festa dei fiori ad Acireale. Anpi: “Messi in discussione i valori del 25 aprile” da: urlo.info\it

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Acireale – Proseguono a tenere banco le polemiche a distanza fra l’amministrazione comunale acese e le associazioni partigiane in merito allo svolgimento della festa dei fiori fissata lunedì 25 aprile, in coincidenza con la ricorrenza festiva della Liberazione. Come si ricorderà, nei giorni scorsi l’Anpi (associazione nazionale partigiani italiani) ha annunciato di stare valutando l‘ipotesi di una denuncia nei confronti del sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, dopo che quest’ultimo non ha concesso ai sodalizi partigiani il suolo pubblico per le iniziative del 25 aprile.

La curiosa contrapposizione fra i due eventi ha scatenato un acceso dibattito in città tanto che questa tematica è stata al centro di una assemblea pubblica, la quale si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri nella sala conferenze dell’ex angolo Paradiso della villa Belvedere di Acireale. L’incontro, moderato dalla segretaria provinciale della CGIL Pina Palella, ha visto gli interventi di personalità politiche nazionali come il deputato alla Camera Luisa Albanella ed i senatori Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino. In rappresentanza dei vertici locali dell’Anpi erano presenti Santina Sconza e Maurizio Musumeci: la prima presidente provinciale dell’Anpi ed il secondo presidente della sezione acese della citata associazione.

Nel corso del dibattito avvenuto è stata unanime la posizione di difendere la festa del 25 aprile ed i valori di libertà e democrazia da essa tramandati, ma messi in discussione, secondo i relatori, dalla contemporanea celebrazione della festa dei fiori. Alla fine della conferenza i partecipanti hanno stabilito alcune iniziative di protesta da adottare in occasione della festa dei fiori: la non partecipazione all’inaugurazione del largo 25 aprile con relativo volantinaggio sui motivi di questa decisione, la richiesta di un incontro con il Prefetto di Catania Maria Guia Federico ed una lettera da inviare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle altre cariche dello Stato ed al presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Piero Fassino.

“Mi sono resa subito disponibile alle richieste dell’Anpi – ha dichiarato Luisa Albanella, deputato Pd –  perchè ritengo che l’atteggiamento del sindaco di Acireale Barbagallo sia profondamente sbagliato. Io penso che l’amministrazione comunale acese stia avendo un atteggiamento ridicolo perchè non ha cercato di trovare soluzioni alternative insieme all’Anpi. Non si può festeggiare il carnevale il 25 aprile anche per una questione di rispetto nei confronti di tutte quelle persone che hanno lottato per liberare l’Italia dal nazifascismo. Quest’atteggiamento è sinonimo di ignoranza politica e di scarsissimo senso civico da parte del sindaco e da parte della sua amministrazione. Sono convinta della giustezza della posizione dell’Anpi e cercheremo di avere delle risposte da parte degli organi politici nazionali su quanto sta avvenendo ad Acireale”.

Durante il suo intervento, il senatore di SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) Fabrizio Bocchino ha espresso il suo pensiero sulla vicenda: “C’è un chiaro tentativo di dividere le persone in questa vicenda. La libertà e la giustizia promossi dalla festa della liberazione credo che siano dei valori unificanti. Penso che tali valori debbano essere comuni a tutti. Credo che tutte le parti politiche di qualsiasi partito coinvolte in questa vicenda si debbano riunire ad un tavolo per parlare in un dibattito, in cui si pone una semplice domanda: Chi fra noi pensa che i valori di libertà e giustizia siano così assodati tanto da potersi permettere di ignorare la festa della liberazione? A mio modo di vedere questi valori bisogna coltivarli giorno per giorno, altrimenti si rischia di distruggere il proprio passato”.