Una voragine nella darsena inaugurata da Delrio Sotto il cemento è sparita la sabbia da:livesiciliacatania

Mercoledì 02 Dicembre 2015 – 17:25 di

I carotaggi per verificare la consistenza del cemento li stanno eseguendo la direzione lavori dell’Autorità portuale e la Tecnis, impresa che si è aggiudicata l’appalto della nuova darsena commerciale. L’Autorità Portuale ha convocato una conferenza stampa alla Capitaneria di Porto.

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CATANIA- Una grande voragine nella darsena portuale inaugurata dal ministro Graziano Delrio, un’inaugurazione senza collaudo definitivo con il risultato che oggi, attorno al grande buco (LEGGI), sfilano mezzi pesanti e containers.

IL SOPRALLUOGO- I carotaggi per verificare la consistenza del cemento li stanno eseguendo la direzione lavori dell’Autorità portuale e la Tecnis, impresa che si è aggiudicata l’appalto della nuova darsena commerciale. Darsena che, dopo l’inaugurazione, è monca, perché un’intero costone non consente l’attracco delle navi. Il problema che si è presentato qualche mese dopo l’inaugurazione, non è quello della consistenza del cemento, in corso di analisi, ma “solidissimo”, secondo la Tecnis, ma la ricerca di ciò che dovrebbe esserci sotto il cemento, per sostenerlo: la sabbia. In alcune aree che lambiscono il pontile di attracco, la sabbia, posizionata durante la realizzazione dell’appalto, è sparita. Il risultato è un grande buco, che ha lasciato spazio all’acqua.

L’acqua e il mistero del torrente. Da dove proviene l’acqua che ha invaso i vasconi? Secondo i tecnici della Tecnis dal mare: le eliche delle navi avrebbero creato un vortice che ha fatto sparire la sabbia che reggeva le piattaforme di cemento. Altro interrogativo, invece, lo pone il Comitato Porto del Sole, per bocca del vulcanico Marcello De Luise: “E il torrente Acquicella dov’è finito? E’ stato spostato? Oppure il fiume, anche se tombato, ha fatto sparire la sabbia svuotando la darsena?”.

LE ANALISI. Al momento le vasche non possono essere svuotate, il liquido deve essere analizzato ed è stato prelevato. Bisogna comprendere cosa contiene questo liquido, anche perché, come ha svelato Livesicilia, alcune parti della darsena sono state riempite con la sabbia contaminata da idrocarburi prelevata dai fondali portuali. Quindi bisogna compredere se si tratti di acqua dolce, che potrebbe provenire dal torrente, di acqua contaminata o di semplice acqua marina.

DUE SOLUZIONI. Se l’acqua proviene dal mare, è sufficiente otturare la falla e riempire le vasche di cemento di nuovo materiale. Diversamente si aprirebbero numerose ipotesi.

INTERVIENE L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS. “Quali materiali sono stati utilizzati per costruire la nuova darsena del porto di Catania, costata oltre 100 milioni di euro? Chi ha verificato il corretto espletamento dei lavori? Per quale motivo l’autorità portuale ha affidato alla stessa ditta che ha espletato i lavori, la Tecnis, anche gli interventi di verifica?”. Sono queste alcune delle domande che i senatori de L’Altra Europa con Tsipras, Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino, hanno messo nero su bianco in un’interrogazione rivolta al Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. L’atto ispettivo depositato appena un’ora fa a Palazzo Madama, si chiede se il Ministro Delrio sia a conoscenza dei fatti e cosa intenda fare il governo per verificare la regolarità dei lavori. “Se, come temiamo – aggiungono i due senatori – si determinerà in breve termine un quadro di quanto accaduto, ci auguriamo che chi ha incaricato la società Tecnis, non certo nuova alle cronache degli ultimi mesi, prenda atto delle possibili conseguenze e si assuma le sue responsabilità”.