
Le richieste della Fiom vanno dal rilancio della politica industriale alla lotta alla precarieta’, alla difesa dei diritti. “Il Jobs Act deve cambiare, perche’ quanto letto finora non ci convince”, aggiunge Landini. L’idea, ha spiegato Landini a margine di un’evento alla Festa dell’Unita’ di Firenze, e’ quella di mettere l’iniziativa “a sostegno di una serie di richieste che riguardano la politica industriale, gli investimenti, l’incentivazione dell’uso dei contratti di solidarieta’ e delle riduzioni d’orario per impedire i licenziamenti, e di una serie di proposte per riformare davvero il mercato del lavoro in un’ottica che difenda il lavoro, combatta la precarieta’, e si
ponga il problema di fare ripartire gli investimenti nel nostro Paese”.
La manifestazione, ha aggiunto il leader della Fiom-Cgil, “sara’ rivolta a tutti i metalmeccanici ma anche a tutti i giovani, i precari, i soggetti che pensano sia necessario rimettere al centro il lavoro, e cambiare le politiche economiche che in questi anni sono state realizzate, e anche per dire che le ricette della Confindustria di cancellare i diritti, cancellare i contratti nazionali, non ci sembra la strada da percorrere, e quindi noi proponiamo un altro percorso”.
Intanto sulla riforma del lavoro, con il nodo che riguarda in particolare l’intervento sull’articolo 18, e sulla riforma degli ammortizzatori sociali l’attenzione e il dibattito tengono banco, in attesa che giovedi’ riprenda l’esame in commissione Lavoro del Senato, dove l’obiettivo e’ portare il testo in Aula l’ultima settimana di settembre.
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