
In Italia è assai scarsa l’informazione sui partiti aderenti al Partito della Sinistra Europea che ha candidato Alexis Tsipras. Ci sembra utile proporvi la traduzione della lettera che Pierre Laurent, segretario del Partito Comunista Francese e Presidente della Sinistra Europea, ha indirizzato agli iscritti del suo partito in vista delle elezioni amministrative e europee.
La mia lettera ai comunisti
La motivazione che spinge a scriverti oggi, a te come a tutti gli iscritti e le iscritte al nostro partito, è perché quello che vivremo nelle prossime settimane sarà un momento politico cruciale. E sono certo che noi possiamo giocare un ruolo fondamentale.
Se la mia lettera risulterà un po’ lunga me ne scuso, ma le questioni relative a questa fase sono decisive. Spero che ti prenderai il tempo di leggerla tutta con attenzione, così potrai capire le ragioni eccezionali di questa mia scelta.
I tre mesi che ci stiamo preparando ad affrontare saranno particolarmente intensi. Tra due settimane si svolgeranno le elezioni amministrative, mentre tra tre mesi avranno luogo quelle europee. Nel frattempo, Francois Hollande ha deciso per un rimpasto di governo che gli permetterà di adottare il patto di “responsabilità” firmato insieme al Medef.
Questo, quando nel paese sono sempre più diffuse le disuguaglianze sociali e la disoccupazione, rappresenterebbe un ennesimo regalo al padronato, grazie ad una riduzione dei livelli salariali, il taglio dei servizi pubblici e delle tutele sociali.
Questo rappresenta anche una rinuncia del governo socialista che volta le spalle alle aspettative e le speranze del popolo di sinistra, lasciando che la destra e l’estrema destra approfittino appieno della situazione.
Non possiamo permetterci di lasciar correre, soprattutto considerando il fatto che la maggioranza delle persone che, nel 2012, hanno sperato in un vero cambiamento non si riconoscono in questa politica. E’ il momento di rilanciare una mobilitazione popolare di massa.
Questo ci impone di essere parte di questa grande mobilitazione, ma io credo anche che dovremmo essere capaci di essere promotori di una grande campagna di resistenza alle politiche di austerità e, nel frattempo, essere protagonisti di un processo di rilancio di un soggetto politico della sinistra di alternativa.
Con questa prospettiva, le elezioni amministrative rappresentano un primo momento fondamentale. Fin dal primo giorno, i due obbiettivi del Partito Comunista sono stati chiari: impedire alla destra e alla destra estrema di realizzare i loro sogni nazionalisti, fornendo i comuni di maggioranze di sinistra o, comunque, del maggior numero di eletti comunisti o del Front de Gauche possibili. In questo modo, potremo costituire un’opposizione efficace all’austerità e promuovere politiche pubbliche di giustizia sociale, anche a livello locale.
Di fronte ad una destra revanscista e ad un governo imbrigliato nelle sue involuzioni e nelle sue rinunce, è necessario dare un segnale forte a sinistra, difendere la necessità di impegni chiari in favore della comunità, il bisogno di servizi pubblici e di democrazia locale. Noi abbiamo perseguito questo scopo, lavorando in ogni comune, creando delle alleanze per il primo turno elettorale, a partire dal bilancio dell’azione amministrativa e dai rapporti di forza esistenti a livello locale, con lo scopo comune di permettere, al secondo turno, un’aggregazione di tutte le forze di sinistra.
Il lavoro che abbiamo fatto fino ad oggi è notevole e grazie ai nostri sforzi possiamo nutrire forti speranze di riuscita. Presentiamo candidati comunisti e del Front de Gauche in più di 7500 comuni con più di 1000 abitanti, senza contare i numerosi candidati nei comuni più piccoli. Siamo in grado di rieleggere i nostri Sindaci, riconquistare grandi città come Aubervilliers e Montreuil ed aumentare il numero dei nostri eletti su tutto il territorio nazionale.
In oltre 30 comuni con più di 3500 abitanti i comunisti, accanto ai cittadini ed alle altre forze della sinistra, sono impegnati in una campagna elettorale che può risultare vittoriosa. Questo è verosoprattutto in città come Le Havre, Calais, Corbeil Essonne, Sète, Ales, Bolbec a La Ciotat,Romilly-sur-Seine, Thiers, Sartene …
Tutto questo lavoro, anche se ha causato un acceso dibattito in seno al Front de Gauche, alla fine risulterà vantaggioso anche per il Front, che vedrà crescere le basi del suo consenso e rafforzare il suo radicamento. Il nostro paese, il mondo del lavoro e tutti quei cittadini che in questi anni si sono sentiti persi e abbandonati a loro stessi, hanno bisogno di una forza politica vicina ai loro bisogni, radicata nella loro vita quotidiana e nei loro territori. Gli ultimi giorni di questa campagna elettorale si annunciano quindi decisivi per i nostri obiettivi. Per questo è necessario impegnare tutte le nostre forze in questa battaglia. So che i comunisti si sono già mobilitati ampiamente, ma ti chiedo, come a tutti, di aumentare ancora il nostro impegno fino all’ultimo giorno.
Ora voglio invece parlare della battaglia che dobbiamo intraprendere per sconfiggere il “patto di responsabilità”, espressione di quelle politiche d’austerità che affliggono sia la Francia che l’Europa. La lotta è tutt’altro che finita, anzi al contrario è appena cominciata.
Il Presidente della Repubblica non può contare su una maggioranza popolare per sostenere questo patto, firmato con il Medef, ad esclusivo beneficio del padronato e per la cui applicazione il Governo tenta di imporre un marcia forzata anche contro i suoi stessi interessi.
Gli oppositori aumentano ogni giorno di più, tra le fila del Front de Gauche ovviamente, ma anche tra i verdi e nel Partito Socialista. Un quarto della direzione del Partito Socialista ha sottoscritto una dichiarazione pubblica in cui si denunciano le basi su cui il patto è stato sottoscritto.
Le correnti di sinistra del Partito Socialista, “Un monde d’avance” e “Maintenant la gauche”, hanno votato contro il documento, chiamato “Applicazione del Patto di responsabilità”, presentato dalla maggioranza della direzione del PS, evidenziando la loro contrarietà e denunciando la “nocività delle politiche di austerità”. Nel mondo sindacale, la CGT, il FO e la FSU, rifiutano questo patto e molte altre confederazioni sindacali hanno espresso forti dubbi in merito. Questa a dimostrazione del fatto che un certo fronte del dissenso nei riguardi di questo patto esiste, a questo punto sta noi intercettarlo ed organizzarlo. Se riusciremo ad avere successo abbiamo buone possibilità di sconfiggere questo “patto di irresponsabilità”.
Questa campagna è già costituita da due appuntamenti fondamentali. Il primo dei quali avrà luogo il prossimo 18 marzo, quando si terrà una grande mobilitazione voluta dai sindacati. Dopo alcune giornate di azioni separate, la maggioranza dei sindacati hanno, infatti, deciso per una mobilitazione unitaria. Noi dobbiamo lavorare per la buona riuscita di questa giornata, che segnerà un momento importante per la costituzione di un forte movimento sociale di opposizione.
Da parte nostra, insieme al Front de Gauche, abbiamo lanciato un appello per una giornata di mobilitazione contro l’austerità, che si terrà il 12 aprile a Parigi e che avrà come denominatore comune lo slogan “il troppo stroppia, marciamo contro l’austerità”. Un appello sottoscritto da numerosi dirigenti politici, sindacali e del mondo dell’associazionismo, sarà reso pubblico la prossima settimana. Molte sono le organizzazioni che stanno prendendo in considerazione l’adesione a questa iniziativa. La stessa CGT, da sempre concentrata sul terreno delle rivendicazioni sindacali, ha accolto con interesse questa iniziativa e guarda con favore alla capacità di mobilitazione che la sinistra sta mettendo in campo.
Dobbiamo impegnarci in tutto il paese per promuovere questa giornata di mobilitazione, che può rappresentare il risveglio della sinistra che si oppone alle scelte di austerità di Francois Hollande.
Un altro appuntamento cruciale che dovremo affrontare in questo periodo sarà la campagna elettorale per le elezioni europee. Aperta dalla grande mobilitazione del 12 aprile prossimo, la nostra campagna sarà coerente con la lotta contro il “patto di responsabilità”. Questi i suoi punti fondamentali: no all’austerità ed al dumping sociale in Francia come in Europa, no al mercato transatlantico (GMT), si ad un’Europa democratica fondata sulla solidarietà.
Contro la tentazione di lasciarsi andare al nazionalismo e alla xenofobia promosse dal Fronte Nazionale, noi rappresenteremo una Francia attiva nella creazione di Fronti europei di solidarietà capaci di ricostruire un’Europa veramente unita. Vogliamo creare, in tutti i collegi elettorali, delle liste del Front de Gauche in grado di guidare una compagine di sinistra che sappia portare avanti la battaglia contro l’austerità. Candidando alla presidenza della Commissione Europea, il nostro compagno greco, Alexis Tsiras, leader di SYRIZA, abbiamo la possibilità con queste elezioni europee di sferrare un duro colpo all’attuale classe dirigente sia a livello nazionale che europeo, abbiamo anche la possibilità di rafforzare il gruppo del GUE-NGL nel Parlamento Europeo, eleggendo in Francia un maggior numero di parlamentari europei, oltre ai cinque uscenti che abbiamo ottime possibilità di rieleggere.
Dopo alcune settimane di discussione con i nostri alleati del Front de Gauche, ora siamo impegnati in una discussione concreta su quale debba essere la nostra tabella di marcia e sulla composizione delle liste, come sai i nostri compagni del Parti de Gauche pongono delle condizioni per l’apertura dei negoziati. L’operazione dei compagni parigini sul logo ha contribuito a rasserenare gli animi a livello nazionale ed a far ripartire i colloqui. Inoltre, il Parti de Gauche ci ha chiesto delucidazioni sulla nostra strategia per le elezioni del 2015. Come abbiamo già avuto modo di spiegare nel incontro bilaterale tra PCF e PG dello scorso 17 gennaio, in entrambi questi due appuntamenti elettorali la scelta delle candidature è una priorità per il nostro partito. Abbiamo presentato da tempo candidati comunisti in quasi tutti i comuni. Nel 2010, abbiamo costruito liste del Front de Gauche nella maggioranza delle regioni. I problemi riguardanti le autorità dipartimentali e regionali potrebbero portare ad ulteriori scelte in questa direzione, anche se, in ogni caso, queste decisioni verranno prese solo dopo gli appuntamenti elettorali di quest’anno, tenendo conto dei risultati e del nuovo panorama politico che avremo davanti, così come della nuova legge elettorale regionale e della riduzione dei dipartimenti. Ci tengo poi a sottolineare che prenderemo queste decisioni solo dopo un confronto con tutte le forze che compongono il Front de Gauche.
Ora, una volta chiariti questi aspetti, i colloqui che abbiamo avuto con i nostri alleati devono però condurre ad un inizio della campagna elettorale per le europee, subito dopo che si sarà conclusa la partita delle elezioni comunali. Ecco caro compagno e cara compagna quali sono le sfide che abbiamo di fronte a noi. Il nostro obiettivo è semplice: rafforzare la nostra opposizione all’austerità e mantenere il nostro impegno per costruire un’alternativa di sinistra a queste politiche. Dobbiamo essere coscienti che la nostra responsabilità è di primo piano nella costruzione di questa alternativa. Ecco perché ho voluto portare alla vostra attenzione alcuni elementi di analisi che giudico importanti. So di poter contare sul vostro impegno per affrontare tutte le sfide che ci attendono.
il testo originale dal blog di Pierre Laurent
[sul sito di radio radicale potete ascoltare la conferenza stampa tenuta a Roma da Pierre Laurent con Fabio Amato, Paolo Ferrero e Alexis Tsipras http://www.radioradicale.it/scheda/403069/presentazione-del-progetto-della-sinistra-europea-per-le-elezioni-europee-2014]