Filed under: Attività sezioni Anpi in Italia | Leave a comment »

Filed under: Attività sezioni Anpi in Italia | Leave a comment »
Non puntano a costituire un nuovo partito, i tempi sono cambiati. Ma di certo stanno lavorando a quella che chiamano “lobby civile” sul tema delle riforme. Sulla falsa riga del lavoro che tre anni fa portò al referendum sull’acqua pubblica, quando una miriade di sigle, associazioni, partiti e pezzi di partito si misero insieme per raccogliere le firme, ottenere la consultazione e vincere. Adesso, si tratta di tentare di bloccare la “deriva semi-presidenzialista” che ha preso piede in parlamento e nella commissione dei saggi del governo. Obiettivo più difficile, meno coinvolgente dell’acqua, in tempi forse più complicati. Ma personalità come Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky, associazioni come Libertà e Giustizia, i Comitati Dossetti, Salviamo la costituzione, l’Anpi e altre sono al lavoro per costituire una tela utile per il referendum sulle riforme. Come dire: se non si riuscirà in Parlamento, la battaglia si sposterà nella società civile. E’ uno schema politico che per ora non conosce punto di approdo, ma si pone fuori da battaglie come può essere quella (filo-presidenziale) di Matteo Renzi nel Pd, per dire.
C’è questo dietro alla scelta di Rodotà di lasciarsi coinvolgere dal governo Letta sul tema delle riforme, pur rifiutando un posto nella commissione saggi e svolgendo invece un lavoro di mediazione dietro le quinte. La nuova rete prende spunto dalla manifestazione in difesa della Costituzione il 2 giugno a Bologna. Non a caso i protagonisti sono gli stessi scesi in piazza in quell’occasione. Non solo le associazioni, ma anche partiti, come Sel, la parte non presidenziale del Pd (all’iniziativa di Bologna avevano aderito Rosi Bindi, Sandra Zampa, Pippo Civati, Felice Casson, Laura Puppato…), e poi Maurizio Landini della Fiom. In questi giorni ci sono incontri, si sta tentando di organizzare un convegno a Roma entro la metà di luglio. I pilastri sono tre, quanto sono le criticità individuate nello schema del governo sulle riforme. Recita una nota di Libertà e Giustizia: “Il metodo scelto dal governo e dalle forze politiche che lo sostengono che non rispetta l’articolo 138 della Costituzione; Il semi presidenzialismo o il presidenzialismo che molti, anche fra i cosiddetti “saggi”, cercano di imporre; la legge elettorale che non è considerata la priorità assoluta”.
Alla base c’è la consapevolezza di fare una battaglia di minoranza, se davvero il cammino delle riforme proseguirà sui cardini individuati dal governo delle larghe intese. Ma l’idea è di preparare una tela che potrebbe entrare in gioco ai prossimi passaggi istituzionali. Una rete a sinistra, prateria che rischia di rimanere disabitata nei prossimi anni. Al di là del referendum. O forse per tentare di non ripetere gli errori della consultazione per l’acqua pubblica, vinta sì, ma dispersa e soprattutto inefficace, visto che in molte regioni vanno avanti progetti di privatizzazione delle risorse idriche. Proprio qualche giorno fa a Roma Rodotà ha partecipato a un dibattito organizzato in occasione del terzo anniversario del referendum sull’acqua. Titolo emblematico di come la battaglia non sia per niente finita: “Fuori i privati dall’acqua, verso la ripubblicizzazione”
Filed under: Democrazia | Leave a comment »
Venerdì 14 Giugno 2013
MINNEAPOLIS – Ha 94 anni e da tempo vive nella sua modesta casa di Minneapolis, in Minnesota. In pochi conoscono il suo passato, ma Micheal Karkoc, ucraino, sarebbe un ex alto esponente nazista ed ex comandante delle SS, riuscito a trasferirsi negli Stati Uniti con l’inganno già pochi anni dopo il termine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1949.
Lo affermano fonti di stampa Usa, secondo cui per entrare negli Stati Uniti, Karkoc mentì ai funzionari dell’ immigrazione, dicendo che non aveva svolto alcun servizio militare durante il conflitto. Tuttavia, in un libro di memorie in lingua ucraina pubblicato nel 1995 e disponibile presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, lui stesso afferma di aver contribuito a fondare la Self Defense Legion in Ucraina nel 1943, una divisione delle SS naziste, da cui ha ricevuto ordini diretti fino alla fine della guerra. Secondo i «cacciatori di nazisti» come Efraim Zuroff, capo del Simon Wiesenthal Center di Gerusalemme, questo è sufficiente per ottenere l’estradizione, nonostante la sua età avanzata. L’uomo è accusato di aver guidato una divisione che si rese colpevole di orrendi crimini, bruciò interi villaggi in Ucraina massacrando i civili al loro interno. Secondo i documenti ritrovati, Karkoc avrebbe anche preso parte alle feroci repressioni nel ghetto di Varsavia. Non si sa tuttavia se compì direttamente crimini di guerra. Raggiunto nella sua casa alla periferia di Minneapolis, l’uomo ha rifiutato di rilasciare alcun commento sulle accuse sollevate ora contro di lui.
Filed under: Antifascismo | Leave a comment »
Il giorno in cui veniva emanata la sentenza di condanna con l’accusa di incitazione all’odio razziale Mirko Viola, uno dei componenti della formazione di ultradestra Stormfront, ha spedito al presidente della Comunita’ ebraica di Roma Riccardo Pacifici una cartolina dove si sosteneva: ”Le leggi indotte dal sangue sono superiori a quelle del diritto”.
Ha così violato il divieto di comunicare attraverso la rete internet. Ed e’ per questo che, su richiesta del sostituto procuratore Luca Tescaroli, il gip Carmine Castaldo ha disposto la revoca del regime degli arresti domiciliari e, contestualmente, la custodia cautelare in carcere per Mirko Viola.
Per questo e poi per avere violato il divieto di comunicazione via internet il leader di Stormfront è di nuovo finito in cella dopo la revoca del regime degli arresti domiciliari.
Viola, coinvolto nell’indagine sul sito neonazista “Stormfront” che poi è stato oscurato all’esito delle indagini della Digos di Roma e della Polizia Postale, era stato condannato giugno 2012 alla pena di due anni e otto mesi di reclusione proprio per aver promosso e diretto un movimento di estrema destra, con il fine dell’incitamento, della discriminazione e della violenza per motivi razziali ed etnici.
Alla base della decisione dell’Autorita’ giudiziaria alcune e-mail inviate dal Viola alla societa’ datrice di lavoro. Con Viola l’8 aprile scorso, sono stati condannati per gli stessi reati altri tre componenti del gruppo, ritenuti responsabili di aver organizzato e poi strutturato il gruppo sul territorio, alimentando i contatti ed il proselitismo attraverso la rete intenet.
Questa mattina gli agenti delle Digos di Roma e Milano e della Polizia Postale hanno eseguito il provvedimento restrittivo, sulla base del quale il Viola e’ stato poi associato presso la casa circondariale di S. Vittore.
Nel corso della perquisizione eseguita nel domicilio milanese dove Viola si trovava agli arresti domiciliari e’ stato rinvenuto e sequestrato materiale informatico
Filed under: Antifascismo | Leave a comment »
COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Condanna della Rete Antifascista Milanese sul raduno neonazista europeo a Milano
La RAM, Rete Antifascista Milanese, è fortemente preoccupata dell’arrivo nella nostra città, Medaglia d’Oro della Resistenza, di elementi naziskin e neonazisti provenienti da tutta Italia e dall’Europa, per un concerto/raduno in memoria di Hitler, che si terrà oggi 15 giugno in un capannone di Via Toffetti nella periferia milanese.
Inoltre, manifestiamo la nostra indignazione per il ripetersi di iniziative di matrice chiaramente fascista e nazista che costituiscono una grave provocazione ed offesa per la nostra città, per l’ape…rto richiamo al nazifascismo e per i contenuti razzisti e xenofobi propagandati da questi gruppi, che si contrappongono radicalmente ai nostri valori di pace, di democrazia e di solidarietà.
La Rete Antifascista Milanese esprime anche una forte contrarietà per come la Questura di Milano ha gestito l’evento senza informare le istituzioni della città, senza avviare un confronto democratico per chiedere se Milano intendeva ospitare queste bande di delinquenti.
Per questo chiediamo al signor Questore e al signor Prefetto di assumersi fin da ora la responsabilità di ciò che potrebbe accadere in città, così come intendiamo nelle prossime ore chiedere spiegazione di questo silenzio nei confronti della città, autorizzando qualcosa che va contro la Costituzione e i fondamenti della nostra Repubblica.
Rete Antifascista Milanese.
Filed under: Antifascismo | Leave a comment »
Filed under: Antifascismo | Leave a comment »
Filed under: Antifascismo | Leave a comment »
Pubblicato: 14/06/2013 16:33 CEST | Aggiornato: 14/06/2013 16:36 CEST