serata “POESIE DEL BLUES” con ALBERTO ARIENTI, MAURIZIO FORTE e GIULIANO MORI, secondo appuntamento del mese di marzo 2013 del laboratorio di poesia del Ponte delle Gabelle, organizzata dall’Associazione La Conta che avrà luogo, con ingresso libero e gratuito, lunedì 18 gennaio 2013, alle ore 21,00 al CAM Ponte delle Gabelle, in via San Marco, 45 a Milano.

 

In particolare ALBERTO ARIENTI, MAURIZIO FORTE e GIULIANO MORI, presenteranno una raccolta delle loro più belle poesie-blues. Uno splendido percorso di letture poetiche, adattate al blues, capaci di darci emozioni uniche.

 

GIULIANO MORI – poeta e musicista milanese. Dal 1986 realizza diversi progetti letterari e musicali tra i quali si ricordano: il Long playing “Chiaroscuri” Casa discografica Red Records con gli artisti: Fabio Jegher Italian Vocal Ensemble, special guest Mike Melillo; le collaborazioni con Bruno De Filippi, Laura Fedele, Flavia Vallega, Roberta Gambarini; le collaborazioni con Fonit Cetra, CBS, Ariston;  le realizzazioni di testi e cover di brani noti al grande pubblico per il produttore Felice Piccaredda; la realizzazione di soggetti e sceneggiature per il mondo dei fumetti e tanti altri ancora.

Dal 2004 collabora con la formazione del gruppo poetico O.P.M. (Organismi Poeticamente Modificati) espressamente dedicato a performance poetiche nel circuito delle biblioteche della provincia di Milano ma non solo in quelle.. Realizza spettacoli patrocinati dalla provincia di Milano e da  tantissime altre realtà istituzionali e non  tra i quali si ricordano gli interventi poetici ed  i concerti con gli OpM: al teatro Delfino, alla  marcia della pace, al Maga Furla, all’Associazione la Conta, alla scuola ayrvedica di Milano, all’ARCI Bellezza; alla trasmissione notturna di Radio Popolare OllyNight, all’intervento poetico con lo spettacolo “la storia inizia indietro”, alla manifestazione “dialogo multimediale” di Crema organizzato dall’associazione Circolo poetico Correnti e l’intervento poetico festival della poesia di Pavia nel 2012.

IL LABORATORIO DI POESIA PONTE DELLE GABELLE: Uno spazio per condividere ascolto e partecipazione, aperto a tutti. Il laboratorio di poesia è un appuntamento fisso settimanale, il lunedì, per incontrarci a fare poesia dove, grazie anche alle vostre idee e proposte, potremo realizzare:

·       Serate di poesia: con poeti, noti e meno noti, che ci presenteranno le loro opere;

·       Serate collettive di poesia: aperte a tutti i poeti della nostra città e non solo. Ciascun autore potrà presentare i sue opere e, per partecipare, è sufficiente scrivere una mail a laconta@interfree.it oppure presentarsi in sede all’inizio della serata;

·       Serate di presentazioni di riviste, libri, film e opere teatrali di poeti: con la partecipazione degli autori, attori, registi ecc.

Il laboratorio di Poesia è a cura del Gruppo Poesia dell’Associazione La Conta, aperto a tutti coloro che desiderano parteciparvi. Vi invitiamo a presentare le vostre poesie, a collaborare ed a partecipare al Gruppo Poesia dell’ Associazione. Per contatti scrivere una mail a laconta@interfree.it.

 

Vi saremo grati se vorrete dare diffusione elettronica all’iniziativa di cui sopra e/o diffondere la stessa tra le persone che possono esservi interessate. Vi ringraziamo in anticipo.

Ciao,

Associazione “La Conta”

 

l’Associazione La Conta”

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Storie e culture di genti del mondo

 

VI INVITA AL

LABORATORIO DI POESIA

DEL PONTE DELLE GABELLE

Serate di poesia, letture aperte e

presentazione di libri di poesia

 

LUNEDI’ 18 MARZO 2013 – ORE 21,00

 

SERATA:

 

“POESIA DEL BLUES”

 

CON

ALBERTO ARIENTI,

MAURIZIO FORTE

GIULIANO MORI

 

.AL CAM PONTE DELLE GABELLE

via San Marco, 45 • Milano

 

INGRESSO LIBERO E GRATUITO

Info:Associazione “La Conta” O.N.L.U.S. Via De Amicis, 17 – 20100 Milano

e mail: laconta@interfree.it

 

Basta con le prese in giro: il Muos non si deve costruire e le antenne NRTF si devono smantellare Smilitarizziamo la riserva Sughereta (SIC) di Niscemi

Basta con le prese in giro: il Muos non si deve costruire e le antenne NRTF si devono smantellare
Smilitarizziamo la riserva Sughereta (SIC) di Niscemi
Le recenti dichiarazioni concernenti l’incontro dell’11 marzo fra Governo e Regione siciliana sono alquanto inquietanti:

1) La base di Niscemi è Usa e non NATO. Per 22 anni, secondo il principio di extraterritorialità, i militari Usa hanno devastato impunemente la Sughereta, approfittando della latitanza/collusione di chi ci ha governato a livello locale, regionale e nazionale (particolari responsabilità hanno i due politici siciliani Ignazio La Russa e Raffaele Lombardo)

2) La salute dei cittadini di Niscemi e dei paesi limitrofi, già colpita dal polo chimico di Gela, è stata violata dalle 46 antenne NRTF, in barba al “principio di precauzione” garantito da norme nazionali e internazionali

3) I rilievi dell’ARPA Sicilia in questi anni sono stati boicottati dai militari Usa e ciò nonostante, grazie alle note fornite da qualificati scienziati del Politecnico di Torino sono emerse costanti violazioni dei limiti di legge

4) Non ci fidiamo assolutamente dell’obiettività di autorità scientifiche “indipendenti”, spesso sensibili alle pressioni del complesso militare industriale, delle transnazionali della telefonia e dei poteri forti. Addirittura nella base Usa di Niscemi lavorano ditte sprovviste della certificazione antimafia, mentre si nega l’accesso alla stessa Arpa e ai rappresentanti istituzionali.

La fase di verifica sulla pericolosità del MUOS è superata dalle lotte di questi mesi, mentre da decenni è più che verificato che le 46 antenne abbiano gravemente danneggiato la salute dei niscemesi.

Il coordinamento regionale dei comitati No MUOS, dopo l’incoraggiante riuscita della manifestazione del 6 ottobre scorso e alla luce della crescente partecipazione popolare al presidio permanente in contrada Ulmo e ai blocchi dei lavori nella base della morte, fa appello alla vigilanza per evitare che i media diffondano notizie tranquillizzanti, quando invece ci si prepara a una svolta repressiva dei blocchi per arrivare alla fine alla revoca della revoca (per la precisione è ancora in corso l’avvio del procedimento di revoca).

Finché i mezzi della Comina saranno all’interno della base, gli operai continueranno ad essere fermati fuori dai cancelli e invitati a tornare indietro. E così sarà anche per quegli operai che i militari americani “veri” tentano di mascherare da marines, di fatto venendo meno agli impegni assunti con le autorità italiane, arrivando persino a beffare pure la polizia italiana, come il questore ha dichiarato nel corso di un incontro l’8 marzo scorso.

L’opposizione delle popolazioni siciliane al MUOS e alle 46 antenne della base NRTF non può essere elusa, né delusa: oltre ai danni ad ambiente e salute, già ampiamente documentati, per i quali non occorrono ulteriori verifiche, proprio come ha deliberato l’ARS, vi sono mille altri motivi per avviare lo smantellamento del sito. Ne accenneremo solo tre:

c’è una questione di sovranità territoriale: anche se si dimostrasse, per assurdo, che l’impianto fa bene alla flora e alla fauna e pure alla salute dei cittadini irradiati, la popolazione non lo vuole.

vi è pure una questione che riguarda davvero la sicurezza nazionale: non lo vogliamo perché è un’arma potentissima perennemente puntata contro il nostro stesso territorio e la popolazione. Territorio e popolazione doppiamente a rischio: perché esposti alle micidiali emissioni e perché bersaglio di azioni belliche ostili e, soprattutto, perché l’Italia ripudia la guerra e il MUOS serve soltanto alla guerra

non ultima vi è la questione ambientale. Non è legittimo abbattere decine di ettari di bosco della riserva Sughereta per far posto a 46 antenne e tre parabole da guerra inquinanti.

Siamo inoltre perfettamente consapevoli che è impossibile un controllo effettivo delle emissioni attualmente esistenti o una stima di quelle del MUOS senza la disponibilità di dati certi e pubblici di prima mano cui gli USA hanno impedito sinora l’accesso persino all’ARPA Sicilia. Perciò ci lascia profondamente perplessi il dietrofront del presidente Crocetta che assoggetta una decisione assunta nei modi di legge e con le prerogative dell’autonomia siciliana ai tentennamenti del governo nazionale, interessato, prima di lasciare il campo a un altro esecutivo, solo a compiacere il complesso politico-militare-affaristico internazionale e non certo a favore degli interessi dei siciliani.

A trent’anni dalle grandi manifestazioni popolari contro gli euromissili a Comiso dobbiamo impedire che la Sicilia diventi sempre più una portaerei Usa per guerre neocoloniali.

I presidi e i blocchi dei lavori continuano, tutti/e a Niscemi il 30 marzo

No al MUOS Ora e Sempre

Comunicato stampa del 12 marzo 2013

Coordinamento regionale dei comitati NoMUOS